Mondiali 2010, Al Qaeda minaccia l’Italia: “Attaccheremo la nazionale di Lippi”

Marcello Lippi

Al Qaeda minaccia la nazionale italiana. La rete terroristica se la prende direttamente con la squadra allenata da Marcello Lippi in procinto di disputare i mondiali di calcio in Sudafrica.

L’annuncio è stato rilanciato dalla tv americana Cbs che ha riportato un messaggio apparso su internet: la rete guidata da Osama bin Laden ha fatto sapere di aver preso di mira, oltre agli azzurri, le nazionali di Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Germania. “Tutti questi paesi – scrive il comunicato – sono parte della campagna dei crociati sionisti contro l’Islam”.

Il gruppo afferma che utilizzerà esplosivo non rilevabile, che consentirà loro di superare i controlli: “Tutte le misure di sicurezza e le macchine a raggi x che l’America invierà dopo aver letto questo comunicato non saranno in grado di capire come l’esplosivo sia stato introdotto. La ragione la spiegheremo a tempo debito. Sono pronti a essere scalfiti i vostri preparativi per l’evento, signor Platter”. Probabilmente per Platter si intende il presidente della Fifa Joseph Blatter.

Nel messaggio su internet si legge: “Che sorpresa sarà quando in un incontro tra Stati Uniti e Inghilterra trasmesso in diretta si sentirà in uno stadio pieno di spettatori il rumore di un’esplosione e ci saranno decine o centinaia di cadaveri”.

La partita tra le nazionali statunitense e inglese, esordio del Gruppo C, sarà giocata nello stadio di Rustenburg il 12 giugno.

Intanto la Figc (Federazione Italiana Gioco Calcio), si è messa in contatto con il ministero dell’Interno per la questione sicurezza. Antonello Valentini, direttore generale della Figc, ha detto: “Siamo stati avvisati ufficialmente questa mattina da Roberto Massucci, designato dal ministero dell’Interno a curare la nostra sicurezza al Mondiale, dell’esistenza di queste minacce. Di più non vi posso dire”.

“In questo campo – aggiunge solamente Valentini – di noi si occupa il Ministero dell’Interno, altro non posso dire se non che siamo in ottime mani”.

L’intelligence italiana ha per il momento minimizzato l’episodio, dicendo che non c’é al momento alcuna minaccia specifica che riguarda la delegazione impegnata nei mondiali.

Secondo gli 007 il comunicato va letto più come “propaganda” che come minaccia concreta: i mondiali di calcio offrono una vetrina mediatica che il network del terrore non può non tentare di sfruttare.

Più volte in questi mesi, 007 e uomini delle forze di polizia italiane hanno avuto incontri in Sudafrica sia con le autorità di polizia locali sia con i colleghi degli altri paesi che parteciperanno alla Coppa del mondo, per pianificare il dispositivo di sicurezza e per scambiarsi informazioni relative a possibili minacce del terrorismo internazionale.

Anche nei rapporti periodici inviati al Viminale dagli 007 non risultano segnalazioni particolari riguardanti la spedizione italiana in Sudafrica.

Al momento dunque, secondo quanto si apprende, non è previsto né un innalzamento dell’allerta, né delle misure di sicurezza già predisposte per la delegazione italiana e che tengono normalmente conto anche del rischio terrorismo.

Un commento è arrivato anche dal Ministro degli esteri Franco Frattini: «Il mondo non tollererebbe una nuova Monaco, la pace che lo spirito olimpico ha affermato ed imposto, di nuovo violata ed insanguinata». La minaccia,di Al Qaida di colpire i mondiali e in particolare le nazionali di Usa, Gran Bretagna, Italia, Francia e Germania – secondo Frattini – perchè parte «della campagna sionista-crociata contro l’Islam». «Non lo tollererebbe l’Africa -ha proseguito- che cerca in questi mondiali di calcio una conferma di una promessa di opportunità e di sviluppo. Non lo tollererebbero tutti coloro che nel mondo guardano allo sport come al campo della pace e della conciliazione e che si battono per la democrazia e le libertà»

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Alberto Francavilla