E’ uno dei reduci del trionfo di Germania 2006. Gianluigi Buffon è pronto a una nuova avventura, a un nuovo Mondiale.
Questa volta in Sudafrica, con l’Italia che dovrà difendere il titolo conquistato quattro anni fa a Berlino. Si parte tra le polemiche, proprio come allora.
Dalla tessera del tifoso di Daniele De Rossi al presunto ‘Roma ladrona’ di Marchisio. Poi Calderoli e i premi agli azzurri: «Nessun problema – ha detto il portiere dell’Italia in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi – ma ci siamo abituati. Un Paese ridicolo come dice Cannavaro? Non Credo, ma siamo un paese ricco di contraddizioni. E il calcio non è immune da colpe».
Poi un passaggio su Pirlo (“Speriamo salti solamente le prime due partite”), prima di comunicare le sue speranze: «Cosa sarebbe un successo in Sudafrica? Solamente vincere. Oppure arrivare ai quarti, contro Brasile e Spagna, per giocarsela alla pari. Per uscire, eventualmente, senza rimpianti».
Poi Buffon sfiora l’argomento modulo (“Per fortuna sono problemi di Lippi, non dei giocatori”), prima di guardare al futuro, alla Nazionale di Cesare Pradelli: «Se sarò io il capitano? Credo di sì – conclude il portiere azzurro – se non mi comunicano novità…».