Mondiali, Inghilterra: Capello carica i suoi e striglia John Terry

Fabio Capello

Fabio Capello si riprende l’Inghilterra. Svaniscono fischi e crisi, complotti e spaccature. Nel ritiro inglese non c’é nessuna rivolta – come aveva lasciato intendere ieri John Terry, ex capitano – sono tutti “dalla stessa parte”, giocatori e tecnico, come assicura Frank Lampard smentendo le parole dello stesso Terry. Che si prende anche una secca reprimenda del commissario tecnico italiano. “Ha commesso un grave errore, quando si parla si deve parlare in privato. E, se si ha qualcosa da dire, bisogna rivolgersi a me oppure ai compagni di squadra.”, ha detto Capello ad una tv britannica.

La tanto attesa riunione di crisi di ieri sera è stata un modo per esaminare gli errori e ripartire verso l’obiettivo unico, vincere contro la Slovenia. E Capello, che appare oggi ancora saldamente al timone della nave con i Tre Leoni, ritiene quella di dopodomani a Port Elizabeth “una delle partite più importanti” della sua carriera. Insomma non c’é niente di strano al Royal Bafokeng Sports Centre, ritiro dell’Inghilterra nel deserto del nord-ovest sudafricano.

Né ribelli, né malcontento diffuso fra i giocatori tanto da chiedere l’assemblea a Capello, né la “banda dei nove” evocata da Terry, un gruppo di nove giocatori che – andando a bere una birra venerdì sera – si sarebbe messo in testa di rivoltare tattica e strategia della squadra a proprio piacimento. “Questo è John – ha detto oggi Lampard smentendo il compagno ma provando a scusarlo – parla più con il cuore che con la testa, è un passionale. Ma non c’é niente, è stato solo un incontro come altri, ne abbiamo tre o quattro a settimana. Il tecnico ha parlato, poi abbiamo visto il video della partita con l’Algeria. Tutto il resto, tutto quello che è stato scritto è la solita esagerazione dei giornali, che amano ingigantire”.

Insomma, tutto ok, la noia di ore in hotel di cui parlava Terry e il desiderio degli anziani di rimettere in squadra Joe Cole: “Sentite – ha detto Lampard – in quel gruppo di nove giocatori di cui ha parlato Terry c’ero anch’io. E non penso di essere un ribelle. Tutt’altro. Solo un gruppo di giocatori attorno al tavolo a parlare della partita”. Capello in discussione? “Personalmente lo ritengo un allenatore straordinario, ma per lui parlando anche i suoi risultati, i suoi record. E’ uno che ama esercitare una fortissima leadership, ma rispetta i giocatori e noi rispettiamo lui”.

Per il centrocampista del Chelsea, per ora fra i giocatori più in ombra della sua nazionale, si tratta soltanto di ritrovarsi e vincere: “Altre grandi nazionali sono in difficoltà – ha detto Lampard – il Brasile ha giocato benissimo e le sudamericane vanno bene, ma noi non dobbiamo imitare loro. Dobbiamo ritrovare il nostro approccio, fatto di passione e velocità”.

Insomma, a due giorni dal match decisivo, tutto sembra rientrato nei ranghi in casa inglese, anzi. Secondo la stampa sarebbe ora Terry nell’occhio del ciclone, preso di mira dai compagni per aver portato in piazza fatti interni allo spogliatoio e aver messo in qualche modo in discussione Capello. Al quale, azzarda qualcuno, non avrebbe ancora perdonato di avergli tolto la fascia di capitano per le vicende rosa che lo hanno coinvolto. Quanto al ct friulano, non ha usato oggi mezze parole parlando con la BBC: “Quella contro la Slovenia è una delle partite più importanti della mia carriera”, ha detto. E il problema della sua nazionale è “decisamente mentale. Quando sei sotto pressione, sotto forte pressione – ha insistito – talvolta le gambe non girano normalmente”.

Stavolta, però, la pressione sarà ancora più forte. Come reagiranno i suoi giocatori? “E’ l’ultima possibilità, dopo non ce ne sono altre. Dobbiamo vincere” è stata la sintetica risposta. Nemmeno si parla dell’eventualità di qualificarsi con un pareggio facendo tre gol e sperando che gli Usa facciano 0-0 con l’Algeria. Solo la vittoria garantisce l’Inghilterra e Capello lo sa. Lo consola soltanto il fatto che, finora, la “sua” Inghilterra non si sarebbe vista: “i risultati non sono stati positivi – ha ammesso – ma non visto in campo lo spirito che voglio per 90 minuti, c’é stato soltanto per cinque o sei minuti”.

Il ct ha confermato in pieno la versione-Lampard sulla riunione di ieri sera: “abbiamo visto il video della partita contro l’Algeria, gli errori, e non abbiamo fatto commenti”. Ribellione di gruppi di giocatori? “il clima nel nostro ritiro e al campo di allenamento è fantastico, è incredibile. I giocatori si allenano benissimo, ridono e scherzano insieme, ogni cosa è per loro il momento più bello della vita. Ma voglio vedere questo in partita e non solo in allenamento”. E nemmeno si annoiano in assenza della Wags? “abbiamo preparato tutto alla perfezione per loro – asserisce Capello, possono nuotare, andare in palestra e allenarsi. Sono liberi e possono andare dove vogliono. Diciamo che è tutto più o meno perfetto. E d’altra parte, siamo qui per giocare la Coppa del mondo e non in vacanza”.

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Emiliano Condò