Il sogno dell’Italvolley di vincere l’oro davanti ai propri tifosi รจ rimandato ancora una volta. Come nel 1978, infatti, gli azzurri si dovranno accontentare dei gradini meno nobili del podio. Allora fu l’Unione Sovietica in finale a dimostrarsi troppo forte, stavolta invece a vestire i panni del guastafeste รจ stato il Brasile.
In semifinale, i campioni del Mondo in carica hanno superato per 3-1 la formazione di Anastasi, dimostrandosi superiori in tutto: dall’approccio all’incontro all’attacco, passando per ricezione e difesa. Per l’Italia adesso ci sarร la finale di consolazione con la Serbia che vale il bronzo, ed a giocarsi l’oro saranno Brasile e Cuba. Per capire che in campo gli azzurri non avrebbero avuto vita facile รจ bastato assistere al primo set, perso 25-15. All’appello l’Italia รจ infatti colpevolmente assente. Il Brasile parte a razzo con Murilo al servizio, e Rodrigao e Vissotto a martellare sopra la rete.
La ricezione azzurra non funziona, i palloni per Vermiglio sono quasi sempre sporchi e difficili da attaccare, anche il muro latita. Sul 4-1 per i campioni in carica ci prova Mastrangelo a dare una scossa con un bel muro, ma รจ un fuoco di paglia. L’Italia non c’รจ di testa, i verdeoro invece giocano in velocitร , sciolti, reattivi su ogni pallone che il palleggiatore Bruno (il figlio del tecnico Bernardinho, n.d.r.) smista e fanno male anche con Dante e Lucas. Il punteggio si dilata implacabilmente nonostante gli sforzi di Fei (21-12) e la scelta di Anastasi di mettere in campo Cernic per un impalpabile Parodi: in campo si balla solo il samba e il primo parziale si chiude sul 25-15.
Al rientro in campo perรฒ sembra muoversi un’Italia diversa: Savani, Cernic e Birarelli (entrato come centrale al posto di Sala) non fanno affondare la barca sull’8-5 e, anzi, trascinano i compagni al primo vantaggio del match (10-9). Il Brasile ovviamente non resta a guardare, ma gli azzurri finalmente sembrano sentire meno la pressione e si issano sul 14-11 con Cernic. Sul 15-14, poi, Bernardinho รจ costretto ad inserire Marlon al posto del figlio Bruno, vittima di una distorsione alla caviglia sinistra. Sembra un segno del destino che perรฒ Vermiglio e compagni non riescono a sfruttare. Il libero Marra in ricezione fatica da matti a contenere le bordate in servizio dei brasiliani e, sul 20-20, arriva il break che piega mani e gambe: Murilio, Dante e Lucas allungano per i verdeoro (23-20) e alla fine una dormita di Mastrangelo sottorete consegna anche la seconda partita nelle mani del Brasile (25-22).
Uscire sconfitti dal PalaLottomatica di Roma colmo di pubblico e passione in una semifinale mondiale senza nemmeno aver provato a lottare sarebbe imperdonabile per gli azzurri. E infatti i ragazzi di Anastasi, senza pensare ai due set da recuperare, ripartono a testa bassa con Fei, Mastrangelo e Cernic e, sul 5-5, piazzano un allungo che li porta a condurre 11-7. Stavolta il Brasile accusa il colpo e, nonostante cerchi di rientrare nel punteggio, deve arrendersi alla ritrovata verve azzurra. La ricezione finalmente funziona a dovere, con Marra che si riscatta andando a prendere praticamente ogni pallone, Fei si risveglia dal torpore mettendo a terra il punto del 20-16. Bernardinho rispedisce in campo Bruno in cabina di regia, ma il dolore ha la meglio e il Brasile in un colpo solo perde palleggiatore e set (25-23). Il calore del pubblico capitolino a questo punto tocca l’apice ma, invece di caricarsi a molla, l’Italia si scioglie come neve al sole. Non c’รจ nemmeno il tempo di pensare o programmare una rimonta azzurra che regalerebbe la finalissima contro Cuba.
Il Brasile del quarto set cancella i sogni dei padroni di casa con una partenza razzo (6-2) che ricorda quella del primo parziale. I ragazzi di Bernardinho volano letteralmente sul campo e nel punteggio (25-17), e conquistano meritatamente il pass per l’atto conclusivo della rassegna iridata che potrebbe laurearli campioni per la terza volta consecutiva, nonostante la figuraccia contro la Bulgaria, che rimarrร comunque a macchiare l’immagine della Selecao.
