ROMA – Mondiali top 11: ci sono Muller e James Rodriguez, Messi e Neymar in panchina. Il Mondiale va in archivio col meritato trionfo della Germania. Delle favorite non va in semifinale solo la Spagna, rimpiazzata dall’Olanda. Buona impressione per Francia, Belgio, Colombia. Nella formazione ideale sono sei i nuovi campioni con menzione speciale per Neuer e Mueller. Tra gli altri protagonisti principali James Rodriguez, il talento colombiano rivelazione e due campioni consolidati: l’imprendibile Robben trascinatore dell’Olanda e il magnifico Mascherano, baluardo e trascinatore dell’Argentina. In panchina vanno una ventina di altri protagonisti: tra gli altri, Neymar fermato dall’infortunio, e Messi autore di pregevoli gol ma che nella fase decisiva non ha fatto la differenza.
Top 11. Ecco La top 11 del mondiale, schierata col 3-4-3: Neuer, Lahm, Yepes, Hummels, Kroos, Mascherano, Schweinsteiger, Di Maria, Mueller, James Rodriguez, Robben.
–NEUER (Germania-28 anni): Il miglior portiere del mondo conferma la sua fama. Sicuro tra i pali, nella presa a terra, nelle uscite, blinda la super difesa di Loew subendo due gol ininfluenti in cinque gare.
–LAHM (Germania- 30): Capitano eclettico, indispensabile come centrocampista (tre gare) e difensore esterno (le ultime due con due assist).
–YEPES (Colombia-38 ): Anima e capitano della Colombia, il centrale dell’Atalanta stupisce con un torneo perfetto. Chiusure, anticipi e riproposizione, super Mario migliora invecchiando.
–HUMMELS (Germania-25): paragonato a Beckenbauer, è un difensore potente ed elegante, formidabile nel gioco aereo. Gol decisivo con la Francia.
– KROOS (Germania-24): talento straordinario, e’ esploso con due gol e quattro assist. Svaria da centrocampista centrale, di fascia, regista, rifinitore e goleador. Grimaldello del 7-1 al Brasile.
– MASCHERANO (Argentina-30): condottiero indomito, centrocampista interditore, suona la carica con grinta, personalità e carisma. Insostituibile, l’ultimo ad arrendersi anche con la Germania.
–SCHWEINSTEIGER (Germania -30) Mondiale in crescendo. Baluardo col Brasile e nella finale con l’Argentina in cui lotta come un leone e non lo ferma neanche una ferita che lo fa sanguinare.
– DI MARIA (Argentina-26): centrocampista offensivo ricco di estro, senso del gol ma anche proficuo lavoratore per gli altri. Mondiale da protagonista, gol decisivo con la Svizzera. Pesa la sua assenza nella finale
– MUELLER (Germania-25): Thomas come Gerd, cecchino del 1974. Corsa, progressione, tecnica, senso del gol, spietato predatore d’area che svaria dappertutto, utilizzato anche come mezzala e trequartista. Un assist e cinque gol, il prototipo dell’attaccante moderno.
– JAMES RODRIGUEZ (Colombia-23): Rivelazione del torneo, talento puro, tecnica sopraffina, estro e invenzioni geniali, senso del gol, dribbling e tiro potente e preciso. Cinque gol e due assist, in Brasile e’ nata una stella.
– ROBBEN (Olanda-30): Flagella la Spagna con una doppietta irridente, poi sempre protagonista. Chiude con tre gol, un assist e si procura due rigori. Veloce, imprendibile, meriterebbe il Pallone d’Oro.
Questa la panchina allargata degli altri protagonisti: -Portieri: Courtois (Belgio), Romero (Argentina), Ospina (Colombia) – Difensori: Rafa Marquez (Messico), Thiago Silva (Brasile), Vlaar (Olanda) , Kompany (Belgio), Blind (Olanda) – Centrocampisti: Matuidi (Francia), Khedira (Germania), Pogba (Francia). – Rifinitori: Bolanos (Costa Rica), Shaqiri (Svizzera), Gervinho (Costa d’Avorio), Goetze (Germania) – Attaccanti: Neymar (Brasile), Klose (Germania), Benzema (Francia), Messi (Argentina), E. Valencia (Ecuador), Sanchez (Cile).
(foto LaPresse)