Effetto Obama anche sul calcio: oggi gli Stati Uniti ispirati da un indomito Landon Donovan si qualificano per gli ottavi di finali ai Mondiali dopo una partita tirata e intensa contro l’Algeria e centrano così un obiettivo particolarmente caro al presidente degli Stati Uniti.
Barack Obama, infatti, è tra i pochi statunitensi che amano il soccer, lo sport praticato dalle sue bambine Sacha e Malia, e vuole rilanciarlo in tutto il Paese. Il presidente, infatti, aspira a ospitare i Mondiali in un futuro non troppo lontano.
”Da bambino – raccontava in una lettera a Joseph Blatter sulla candidatura degli States – giocavo a calcio in una strada sporca di Jakarta e il gioco riuniva i ragazzi del vicinato. Da padre, ho visto lo stesso spirito vivo nelle partite delle mie figlie a Chicago”. Obama sta seguendo il Torneo con grande attenzione e soprattutto il cammino della sua Nazionale, cercando di non perdere le partite della squadra di Bob Bradley.
E cosi’ i Mondiali di calcio sono approdati sull’Air Force One dove il Presidente ha potuto vedere parte dell’incontro tra Stati Uniti e Slovenia mentre era in viaggio da Washington a Columbus (Ohio). La Nazionale Usa ha pareggiato 2-2 la partita contro la Slovenia, ma quando Obama ha interrotto la visione della partita gli Stati Uniti erano ancora in svantaggio.
Un interesse forte e una forte passione e, nonostante questo, Obama in Sudafrica non è potuto andare: sono stati invece inviati prima il suo vice Biden e oggi Clinton, presidente onorario del comitato promotore per la candidatura degli Stati Uniti all’organizzazione dei Mondiali del 2018 o del 2022.
”Auguro le migliori fortune alla squadra. State rappresentando tutti noi nella Coppa del Mondo e siamo estremamente orgogliosi per quanto avete gia’ fatto”, aveva scritto il presidente statunitense nel saluto alla squadra su Twitter scritto prima dell’avventura sudafricana. E i ragazzi non lo hanno tradito, dimostrando temperamento e carattere che hanno colmato le lacune tecniche. Donovan, Dempsey e company, con grinta e caparbieta’ sorprendenti, hanno portato la squadra quasi oltre i propri limiti tanto da ‘vincere’ il girone, lasciandosi dietro l’Inghilterra di Fabio capello.
In America con l’avvento dell’era Obama molte cose sono cambiate anche nello sport: il Presidente ha dato un nuovo impulso al calcio, la moglie Michelle si è fatta fotografare piu’ volte mentre tira calci ad un pallone e le figlie Sacha e Malia vanno a una scuola di soccer. Questo ha avuto un effetto travolgente tanto da provocare un caso politico con la reazione scomposta degli ultraconservatori.
I neocon hanno reagito rabbiosamente alla ‘nuova Onda’ e se la sono presa proprio con Obama che avrebbe esercitato pressioni per introdurre il calcio nelle scuole, a discapito di sport piu’ americani come basket, baseball e football. Ed e’ in questo contesto che possono essere lette le parole del celebre commentatore ultraconservatore Glenn Beck che dalle frequenze di Fox Tv spara alzo zero: ”Odio il calcio perche’ al resto del mondo piace tanto. A noi il calcio proprio non piace e non vogliamo averci nulla a che fare”. E’ andato giu’ ancora piu’ pesante il politico neocon Gary Schmitt: ”Il calcio e’ uno sport per poveri, infatti piace a Europa e Sudamerica, posti non abituati a vedere trionfare il migliore, come spesso accade proprio nel calcio”.