
ROMA – Massimo Moratti sta pensando di rimettere le mani nell’Inter e ha dato mandato a uno studio legale di verificare la possibilità di coinvolgere anche i tifosi con una forma di azionariato popolare.
La notizia campeggia sulla prima pagina della Gazzetta dello Sport di mercoledì 8 aprile. Come specifica il quotidiano sportivo, per ora è soltanto un’idea, uno studio di fattibilità sotto la pressione di amici più o meno importanti che sentono la mancanza di una presenza costante accanto all’Inter. Però l’idea c’è, e il rumore della possibile rivoluzione sarebbe già arrivato anche nello spogliatoio.
L’operazione, continua l’articolo a firma di Luca Taidelli,
per tanti motivi non è semplice, anche perché non prevederebbe un investimento in prima persona da parte del petroliere, ma il tentativo di coinvolgere qualche interista storico. In primis Ernesto Pellegrini, dal quale aveva comprato l’Inter nel 1995, che giusto in un’intervista alla Gazzetta dello Sport si era detto pronto ad aiutare la società se ce ne fosse stato bisogno. Ma non è da escludere anche l’intervento di un amico e sponsor come Marco Tronchetti Provera, visto che il recente passaggio di Pirelli in mani cinesi ha fatto tornare alto l’appeal per il marchio nerazzurro. Lo step decisivo sarebbe comunque quello legato a fondi e investitori tra l’Inghilterra e gli Stati Uniti: Moratti ha dato mandato ai suoi uomini di fiducia di capire se in quei mercati sarebbero reperibili risorse sufficienti per pensare poi di riprendere in prima persona le redini del club. E sarebbe un’operazione di architettura finanziaria simile a quelle di cui si è avvalso lo stesso Thohir.
Il tutto dovrebbe passare da un accordo con Thohir, che per statuto non è tenuto a vendere ma che potrebbe anche avere interesse a uscire indenne da una situazione che si sta rivelando molto più complicata di quanto pensasse all’inizio, quando rilevò un marchio famoso in tutto il mondo che riteneva non sfruttato a dovere. I paletti dell’operazione finanziaria messa in piedi dal tycoon – mega prestito di 230 milioni, la scorsa estate, senza trascurare i 60 che sta per mettere ora – erano già stretti con la qualificazione in Europa. Così, con una squadra che langue al nono posto in classifica, si restringerebbero ancora di più (…)