Non ha ancora firmato il contratto – ma sembra solo questione di giorni – e già José Mourinho è aspirato nell’antico odio calcistico Madrid-Barcellona, e per la stampa spagnola è “l’anti-Guardiola”, l’uomo che dovrà cercare di spezzare il dominio sulla Liga di Pep, attuale signore del calcio iberico.
Il futuro allenatore del Real – nessuno in Spagna ha il minimo dubbio al riguardo – dovrà cercare di vincere il Campionato e di portare i merengue ai vertici della Champions. Nei due casi sulla sua strada ci sarà il ‘super-Barca’ di Pep Guardiola, la squadra considerata la “migliore del mondo” e l’allenatore votato dai suoi colleghi come il “migliore di Spagna”.
“E’ una grande sfida contendere la Liga a un Barcellona che ha fatto 100 punti, una supersquadra, e cercare di vincere la Champions” ha detto Mourinho alla tv portoghese. “Mourinho, l’anti-Guardiola” titola a tutta prima pagina oggi il catalano Sport, sopra una foto dei due allenatori. E spiega che sarà uno scontro di stili fra “due vincenti”: uno, Mourinho, “prepotente, maleducato, provocatore, difensivista”, l’altro, Guardiola , “diplomatico, cortese, discreto e dal gioco offensivo”.
Il duello fra i due uomini renderà la Liga 2010-2011 “ancora più spettacolare” prevede Sport. Interrogato sull’imminente arrivo di Mou al Real, Guardiola la settimana scorsa ha detto, secondo Sport, “ci divertiremo”. Fra il portoghese e gli aficionados catalani non é certo grande amore.
Il suo passaggio al Barca anni fa come vice di Van Gaal non ha lasciato grandi ricordi. Per i tifosi “cul蔑 è “il traduttore”. Certo non è amato per l’eliminazione del Barca in Champions il mese scorso – dovuta anche, si continua a pensare a Barcellona, all’arbitro portoghese dell’andata – e per il non “bel gioco” alla spagnola praticato dalle sue squadre. Il portoghese è “l’uomo della legione straniera”, ha guidato alla vittoria in Champions “una squadra italiana senza un solo italiano”, ha graffiato Mundo Depurtivo.
Guardiola al contrario è il simbolo della catalanità, della “cantera”, il vivaio blaugrana sul quale è costruito il Barcellona. E’ “la formula Mourinho” contro “lo stile Guardiola” scrive oggi anche El Pais: “Il tecnico portoghese – avverte – viene assunto per vincere, non per migliorare la cultura calcistica”.