Che scenario dobbiamo aspettarci per il 2016?
“Una lotta pulita in pista. Con le vacanze Marc ha fatto un reset. Spero lo stesso per Valentino”.
Occorre un’applicazione più rigorosa delle regole?
“Sicuramente, ed una Direzione di Gara neutrale e professionale. Sono state fatte così tante dichiarazioni dopo Sepang. Una cosa mai vista in F.1”.
Le manca la F.1?
“Per niente. Ma è stato divertente quando Fernando Alonso ha guidato la RC213V MotoGP all’Honda Thanks Day a Motegi. Rientrato ai box, mi ha chiesto: posso vedere la telemetria?”.
Quali modifiche sono state fatte per interrompere il dominio Ktm?
“Abbiamo lavorato sull’affidabilità a livello di telaio, motore e sistema elettrico. Non abbiamo introdotto novità. Importante è stata la ridefinizione della squadra che conta su due piloti di punta, Joan Barreda e Paulo Goncalves, e due portatori d’acqua esperti, Paolo Ceci e Michael Metge. E c’è Ricky Brabeck, 24enne statunitense”.
Come vede Barreda?
“Come Marc Marquez! Barreda è molto veloce, ma non sempre regolare. Talvolta è caduto quando stava andando molto forte. La velocità tuttavia resta la caratteristica fondamentale. Un pilota veloce può imparare a guidare nei limiti, mentre non si può insegnare ad uno costante, ma lento, ad aprire il gas. Questa è la filosofia Honda. Allo stesso modo Marquez è velocissimo, ma qualche volta ha spinto un po’ troppo. Nel 2015 è caduto sei volte. Se fosse arrivato sempre a podio, sarebbe campione!”.