
Napoli, Gattuso con Ancelotti in una foto di archivio dell'Ansa

NAPOLI – “Ho incontrato De Laurentiis domenica sera a Roma. Non ho chiamato Ancelotti prima perché stava preparando una partita importante, ma l’ho sentito stamattina e abbiamo a lungo parlato”. Lo ha detto il tecnico del Napoli Gennaro Gattuso nel corso della sua presentazione a Castel Volturno.
   “Volevo chiamarlo ieri sera – ha spiegato Gattuso – ma sapevo che stava con la famiglia. Sono stati due giorni non facili, sapevo che dovevo chiarirmi con Carlo, dirgli perché avevo accettato. Ancelotti è stato un papà per me, ho fatto 400 partite con la sua gestione, abbiamo vinto tanto.
Nei momenti di difficoltà è sempre stato a disposizione. Oggi ho avuto la conferma, quando gli ho chiesto in cosa può migliorare questa squadra, è un gravissimo uomo,ma per favore non fate paragoni, lui ha vinto tutto, vorrei vincere il 10% di quello che ha vinto lui”.
Pronta la battuta di Aurelio De Laurentiis, seduto al fianco di Gattuso in sala stampa: “Spero che vuoi replicare il 10% di Ancelotti altrove perché se fai il 10% di quello che ha fatto qui, sarà un disastro…”. Gattuso ha chiuso la questione con un sorriso piuttosto forzato.
“Sono qui per recuperare punti e andare in Champions League. Il Napoli è da dieci anni protagonista in Italia e in Europa, vive un momeento di difficoltà ma vederla al settimo posto è imbarazzante”. Lo ha detto l’allenatore del Napoli Gennaro Gattuso nel corso della sua presentazione a Castel Volturno. “Tra quinto e quarto posto – ha aggiunto – per il club cambia tanto. La squadra ne è consapevole e il quando parlo di Europa parlo di andare in Champions League”.
“So dove sono venuto, vengo dal mare e ora mi son messo in un mare grande. Devo saperci andare ma rischio di annegare. So che qui c’è più responsabilità . Chi mi conosce sa che non ho paura di niente, io vado” Ho la consapevolezza di aver portato professionalità con chi ho con me a lavorare – dice ancora -: lavorerò con gente preparata e penso che si parli la stessa lingua. C’è bisogno di risultati, spero davvero tanto di farli.
   A 41 anni vengo qui e per me è un motivo d’orgoglio: ho rifiutato tante cose, non mi sentivo pronto per altre cose. Qui c’è tutto per far bene” (fonte Ansa).
