Sono tre gli episodi contestati ai quattro tifosi del Napoli arrestati (due hanno ottenuto i domiciliari) dalla Digos.
Si inizia con il lancio di bottiglie molotov durante Napoli-Milan, giocata il 23 marzo 2008; poi a protesta attuata dai “Fedayn”, uno dei gruppi del tifo organizzato delle curve durante Napoli-Chievo del 31 maggio 2009; e infine alcuni episodi di resistenza a pubblico ufficiale durante Napoli-Siena del 27 settembre 2009.
Nel corso di una conferenza stampa la Digos ha mostrato uno dei filmati utilizzati per l’ identificazione dei quattro arrestati.
Nelle immagini si riconoscono bene due di essi: Fabio Zizolfi, 32, anni, e Carlo Misuraca, 28, entrambi dei “Fedayn”, invitano prima con megafono, poi facendo esplodere un petardo, gli altri spettatori ad uscire dallo stadio.
Ai due è stato contestato il reato di violenza privata e sono stati concessi gli arresti domiciliari. Più pesante la posizione di Diego Molino, 29 anni, dei “Mastiffs”, accusato di aver lanciato due molotov durante Napoli-Milan, una delle quali esplosa.
Infine Flavio Di Carluccio, 36 anni, è accusato di aver forzato uno dei varchi d’ ingresso prima di Napoli-Siena e di aver colpito a calci e pugni gli agenti che lo avevano bloccato.
Le indagini sono state condotte dal pool di pm istituito dalla Procura per perseguire i reati legati al tifo calcistico e composto dai pm Antonello Ardituro, Vincenzo Barone e Danilo de Simone, e guidato dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo.
