2 GIU – Chissa' se adesso, dopo aver guadagnato in carriera 300 milioni di dollari di soli ingaggi per 19 campionati, Shaquille O'Neal si mettera' davvero a fare il poliziotto. Quello di diventare un agente delle forze dell'ordine a tempo pieno, magari lo sceriffo della contea di Miami-Dade, e' sempre stato il suo sogno, al punto che il colossale centro appena ritiratosi dal basket, a 39 anni, e' gia' stato agente di riserva della polizia di Miami: nel settembre del 2005 fece arrestare un uomo che aveva appena aggredito una coppia gay, nella zona di South Beach. Gia' all'epoca era autorizzato a portare il distintivo ed un'arma, che ha sempre tenuto nel 'cassettino' delle sue varie automobili. Per questo Shaq, figlio di un militare di stanza in Germania e altissimo fin da bambino, non si e' mai sentito un cestista a tempo pieno, anche se e' stato uno dei piu' grandi non soltanto a livello fisico. Non convocato per il vero 'Dream Team', quello di Barcellona '92, unicamente per ragioni 'politicamente corrette' (per l'unico posto a disposizione di un universitario serviva un bianco, e per questo venne selezionato Christian Laettner), si e' rifatto venendo scelto da Orlando con il numero 1 assoluto nel draft dello stesso anno. Da li' e' cominciata l'avventura finita con l'annuncio di ieri, e sul campo con l'apparizione in gara-4 della semifinale di Eastern Conference vinta da Miami su Boston per 98-90.
''Avrei voluto continuare, ma il mio corpo mi dice basta. 'Father Time' ha battuto Shaq e il basket mi manchera' tantissimo'', ha ammesso O'Neal, che chiude la sua bacheca con quattro anelli di campione (tre con i Lakers ed uno con Miami), l'oro olimpico di Atlanta 1996 e l'altro oro dei Mondiali del 1994. Sul campo questo fenomeno alto 2,16 e pesante 147 chili, che di misura di scarpa ha l'abnorme 23 americano (ovvero il 57 in Europa…) ha segnato 28.596 punti nella Nba, quinto miglior marcatore di tutti i tempi, con una media 23,7 a partita, e preso 13.099 rimbalzi.
Nella sua carriera vissuta tra Orlando, L.A. Lakers, Miami, Phoenix, Cleveland e Boston ha vinto per tre volte il titolo di miglior giocatore delle finali, per una volta (nel 2000) di miglior giocatore in assoluto della lega (Mvp), e per due (1995 e 2000) il titolo di miglior marcatore. Per ben 15 volte e' stato selezionato per l'All-Star Game. O'Neal non e' mai stato solo un giocatore di basket, perche' ad onta dell'apparenza 'tutta muscoli' ha anche molto cervello, che gli ha fatto ottenere due lauree, in business ed in arte, che gli sono tornate utili per fare affari ed investimenti. Ha avuto successo anche come cantante di rap, con quattro album incisi, e nelle sue comparsate cinematografiche e televisive (in una spiegava ai ragazzi obesi come perdere peso). In particolare Shaq e' piaciuto in un 'reality' dell'Abc intitolato con il suo nome e di tipo sportivo, in cui ha sfidato Oscar De La Hoya nel pugilato, Serena Williams nel tennis, l'otto volte oro di Pechino '08 Michael Phelps nel nuoto, Lance Armstrong in bicicletta, ed il quarterback dei Pittsburgh Steelers Ben Roethlisberger in una gara di passaggi con il pallone ovale. ''Quando si tratta di competizione non c'e' nessuno come me, e vi assicuro che sono state tutte sfide vere'', ha spiegato.
Assieme a Kobe Bryant, con il quale poi litighera' di brutto a causa dell'individualismo di quest'ultimo, ha fatto rivivere con la canottiera dei Lakers il mito di Jabbar e 'Magic' Johnson. Tre i titoli vinti in California, sotto la guida del 'santone' Phil Jackson, e per capire chi sia stato Shaq bastano le parole con cui ora lo saluta il proprietario del team californiano Jerry Buss: ''gli voglio dire grazie per l'impatto che ha avuto sulla squadra, senza di lui quei tre campionati non li avremmo mai vinti''.
