Neymar-Barcellona, si tratta rinnovo. Ma c’è ombra fisco

Neymar-Barcellona, si tratta rinnovo. Ma c’è ombra fisco

BARCELLONA –  Rinnovare il contratto di Neymar per farlo restare a vita a Barcellona e allo stesso tempo respingere le inquietanti sirene in arrivo da Manchester, sponda United. Fare tutto questo, sì. Ma senza fretta. Il Barcellona, spiega Filippo Maria Ricci sulla Gazzetta dello Sport, si muove mandando segnali alla famiglia. Ma fa anche capire che prima c’è da scrivere la parola fine sulla vicenda della presunta frode fiscale collegata, secondo i magistrati spagnoli, al passaggio di Neymar in blaugrana.

Scrive Ricci:

Due messaggi in poche ore. Mittente: il Barça, destinatari, Neymar Senior e Junior. Le Grandi Manovre per il rinnovo del calciatore col club catalano sono cominciate, e ci accompagneranno per mesi. Il brasiliano ha una clausola rescissoria da 190 milioni e un accordo con i blaugrana fino al 2018 però è già tempo di schermaglie. Perché la partita è di quelle monstre , economicamente parlando. E in realtà possiamo considerarlo come il secondo tempo del costosissimo e legalmente suicida passaggio di Neymar dal Santos al Barcellona. Caso di finanza molto creativa le cui conseguenze economiche e penali sono ancora tutte da valutare.

Ma la trattativa è lungi dall’essere prossima a conclusione. Anzi. Ancora Ricci:

 Ieri il Mundo Deportivo è andato in edicola con un grande «Stop» in prima pagina. Cartello messo vicino alla faccia di Neymar, e poi la notizia dell’arresto della trattativa di rinnovo tra l’attaccante e il club catalano. Un avviso ai naviganti brasiliani, un messaggio in codice per far capire alla famiglia Neymar che non c’è alcuna fretta. Portato con garbo, spiegando che in realtà anche il giocatore non freme per il rinnovo perché prima vuole che si risolvano le tante beghe legali generate dal suo passaggio dal Brasile alla Catalogna. In realtà i Neymar un po’ di fretta ce l’hanno, perché prima si rinnova prima si alza l’ingaggio del piccolo e prima arriva la commissione per papà.

Robert Fernandez, direttore tecnico del Barcellona ha spiegato che “Non ci sono problemi, Neymar resterà a vita, si ritirerà qui” Ma Neymar non è Messi, non è un figlio del Barca. E’ uno che tranquillamente parla di contatti con lo United.

Prima di capire come andrà a finire, però, c’è da chiudere un’altra partita. Quella col fisco. Ancora Ricci:

il Barça e i suoi due ultimi presidenti Rosell e Bartomeu sono sul libro degli indagati per frode fiscale per i movimenti relativi all’acquisto di Neymar, e la settimana scorsa la giustizia brasiliana ha iniziato l’accerchiamento al giocatore sempre per lo stesso motivo, con un sequestro preventivo di 42 milioni di euro a titolo di garanzia per il pagamento di eventuali tasse evase. Possono arrivare condanne penali e multe bestiali, ed entrambe influiranno sul nuovo contratto.

Published by
Emiliano Condò