Si tratta dello stesso rapporto stilato da tre psichiatri e da uno psicologo, nel quale si giungeva alla conclusione che Pistorius non soffre di disturbi mentali ed è quindi da considerare penalmente responsabile delle sue azioni.
“La sua capacità di gestire le sue emozioni è ben sviluppata“, ha letto in aula dal testo della perizia l’avvocato difensore di Pistorius, Barry Roux. “Non è stata trovata alcuna prova che indichi che Pistorius abbia avuto un passato di aggressivita anormale o di violenza esplosiva”.
Tuttavia, “è rimasto gravemente traumatizzato dagli avvenimenti del 14 febbraio 2013 (la notte dell’omicidio) e al momento soffre di disturbi da stress post-traumatico e di un disturbo depressivo grave” e, “senza un trattamento medico appropriato, il suo stato rischia di peggiorare, aumentando il rischio di suicidio”. Il processo è stato interrotto il 20 maggio proprio per verificare la sua salute mentale, ed è ripreso lunedì.
(foto Lapresse)