Mondiali, ottavi di finale: Slovacchia e Cile a caccia dell’impresa contro Olanda e Brasile

Robin Van Persie

Sono passati quattro giorni da quell’Italia – Slovacchia 2-3 che ha rispedito in Patria la pattuglia di Lippi e ha rappresentato uno dei punti più bassi del pallone nostrano. Lunedì 28 giugno alle 18 sapremo quanto gli azzurri sono caduti in basso. A quell’ora, infatti, sarà appena finita la gara tra Olanda e Slovacchia, l’ottavo di finale che secondo logica sarebbe potuto toccare all’Italia e che, tutti i bookmaker considerano quello meno aperto e squilibrato.

Il pronostico, infatti, è tutto dalla parte degli “Orange” di Arjen Robben e tutti gli addetti ai lavori sembrano certi che l’avventura della debuttante Slovacchia sia destinata a finire oggi. Non a caso, sempre i bookmaker, all’inizio degli ottavi, davano la squadra che ci ha eliminato sedicesima e ultima tra le possibili vincitrici del titolo. La quota? 250 contro uno.  Il rischio, in caso di risultato clamoroso a Durban è che a qualche buontempone venga in mente di sostenere che gli slovacchi non erano poi così male e che in fondo uscire in un girone con la squadra sudamericana che ha fatto solo un punto meno del Brasile (il Paraguay) e con la Nuova Zelanda incredibilmente imbattuta non è uno scandalo.

In casa degli ‘Orange’, ancora imbattuti in questo Mondiale, e qualificati agli ottavi a pieni punti, la vigilia è stata segnata dall’infortunio a Wesley Sneijder. L’interista ha saltato l’allenamento a causa di un leggero risentimento al polpaccio ma dovrebbe stringere i denti ed essere regolarmente in campo domani. La mezzapunta nerazzurra ha svolto lavoro differenziato e con la tv olandese si è sfogato ricordando di avere avuto una stagione difficile: ”Ho giocato molto – ha detto – e questo puo’ provocare problemi di questo genere”. L’altra stella dei tulipani, Arjen Robben, non ancora del tutto recuperato dall’infortunio che lo ha bloccato alla vigilia del Mondiale, dovrebbe partire ancora dalla panchina per poi subentrare a gara in corso.

”Questa squadra puo’ ancora migliorare”, spiega fiducioso Dirk Kuyt. Dubbio Snejder a parte, l’Olanda dovrebbe presentarsi con l’undici base, con Van der Wiel che dovrebbe tornare al suo posto in difesa in luogo di Boulahrouz. Se l’Olanda gioca col favore del pronostico, con tutto il carico di responsabilita’ che ne segue, la Slovacchia, al debutto in un Mondiale, non ha nulla da perdere e sogna di poter andare avanti, magari riservando agli avversari uno scherzetto del tipo di quello fatto all’Italia. ”Non abbiamo nulla da perdere in questo match. L’Olanda – dice il difensore Pekarik – e’ tra le grandi favorite. Vogliamo solo fare come contro l’Italia”.

Il ct Vladimir Weiss pensa di confermare il blocco che ha battuto l’Italia 3-2 nell’ultima partita del girone F, ma dovra’ fare almeno un cambio, sostituendo lo squalificato Strba, con Kopunek. In una partita secca, la Slovacchia puo’ contare su un fattore in piu’ che puo’ fare la differenza, l’entusiasmo: ”Adesso noi siamo degli eroi. C’e’ una certa euforia in Slovacchia – sottolinea Weiss -è  incredibile. Siamo tutti felici e forse giocheremo in maniera piu’ offensiva contro l’Olanda”. Il campo dira’ se Weiss ‘bluffa’ o no. All’Olanda, invece, il compito di dire se contro l’Italia l’impresa di Vittek e compagni e’ stata vera gloria o solo una fortunata coincidenza.

Leggermente più equilibrata, almeno sulla carta, la sfida delle 20:30, quella tra Brasile e Cile. Gli uomini di Dunga non sono brillantissimi, ma appaiono concreti e con una difesa solida. Il Cile, come tutte le sudamericane, ha sorpreso per intensità di gioco. Brasiliani favoriti, ovviamente, ma occhio alle ripartenze cilene.

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Emiliano Condò