PALERMO, 1 GIU – Incontrarsi e dirsi addio per la seconda volta. Maurizio Zamparini da una parte e Delio Rossi dall'altra, schierati in singolar tenzone, hanno deciso di tagliare il filo che li teneva uniti e che, nelle ultime settimane, era diventato sottilissimo. A causa delle sempre piu' taglienti esternazioni del patron rosanero, in merito ad una presunta ''fase difensiva'' giudicata ''molto carente'' e per effetto del sempre piu' scarso livello di sopportazione del tecnico, ormai quasi sull'orlo di una crisi di nervi, il 'matrimonio' era destinato a concludersi con una separazione consensuale.
E poi, quel rapporto cosi' intenso, quell'amore espresso fino a domenica sera con un solo coro: 'Rooossi, Rooossi', da trequarti della gente che gremiva lo stadio Olimpico. Cioe', dai 40 mila palermitani che hanno marciato su Roma, con il sogno della Coppa Italia in tasca. Un rapporto cosi' stretto fra la 'sua' tifoseria ed il 'suo' allenatore, Zamparini non riusciva proprio a sopportarlo, tant'e' che gia' una volta aveva provato a silurare Rossi, riuscendovi, ma pentendosene dopo solo qualche giorno. Zamparini l'istintivo ha tirato la corda fino a spezzarla, ma non ha spezzato l'amore che lega una citta' a quello che sara' sempre 'il suo allenatore', come recitava lo striscione affisso oggi nella cancellata dello stadio Barbera, in viale Del Fante.
Rossi non e' stato un allenatore qualunque per il Palermo e per i palermitani: e' stato l'uomo dei record, il tecnico che ha sfiorato di due-punti-due la qualificazione al preliminare di Champions, che ha battuto il primato dei punti conquistati in Serie A dal club siciliano (65), che ha riportato la squadra nella finale di Coppa Italia, 32 anni dopo la beffa di Napoli, contro la Juventus.
Rossi aveva chiesto un progetto, e di farne parte, Zamparini ha risposto con un contratto annuale ad una cifra inferiore rispetto a quella che Rossi percepiva fino alla stagione che si e' appena conclusa (poco piu' di un milione). Insomma, un modo come un altro per costringerlo a rispondere picche, per spianargli la strada verso l'addio e spostare la propria attenzione su un nuovo trainer. Il candidato numero uno alla guida del Palermo e' Stefano Pioli che avrebbe incontrato Zamparini oggi, dopo avere regalato la salvezza al Chievo ed essere stato per qualche giorno tra i papabili alla guida tecnica della Roma degli americani.
Con Pioli si aprira' un altro ciclo, si ricomincia tutto da capo, com'e' nello stile di Zamparini. Bisognera' vedere se i tifosi saranno disposti a perdonare il patron per questa scelta impopolare. L'umore della folla si misurera' durante la campagna abbonamenti e dal numero delle tessere acquistate. Alla fine contano sempre i numeri. Cosi' come lo e' stato per Zamparini che ha rimproverato a Rossi di non essere riuscito a porre un freno all'emorragia di gol che ha reso travagliata la stagione del Palermo.