PALERMO, 5 AGO – Il sogno del Palermo è finito prima di iniziare. Gli svizzeri del Thun hanno spazzato via la squadra di Pioli dall'Europa league, conquistata faticosamente lo scorso anno grazie al raggiungimento della finale di Coppa Italia. Il doppio pareggio (ma soprattutto il 2-2 casalingo della scorsa settimana) ha condannato i rosa, col fiato corto e poca inventiva. Mai nessuna squadra italiana era stata eliminata nei preliminari di Europa league, una tegola che costerà alle casse del club circa tre milioni euro. Ma soprattutto lo scotto economico il club lo avvertirà in chiave abbonamenti. Finora sono stati solo diecimila i rinnovi su 16 mila di tessere dello scorso anno e fra poco si aprirà la fase di vendita libera che si annuncia sottotono.
Il vicepresidente Guglielmo Micciché aveva puntato sul passaggio del turno in Europa league per dare una spinta agli abbonamenti e adesso le cose si complicano, visto anche il gioco non ancora rodato degli uomini di Stefano Pioli apparsi in ritardo di forma e di idee.
Ieri il tecnico ha tentato di sorprendere tutti inserendo nell'undici titolare Aquah e Gonzalez al posto di Nocerino e Zahavi per poi tornare frettolosamente sui suoi passi dopo una prima frazione scialba e poco determinata. La difesa, poi, ha fatto vedere tutte le sue pecche. I tre schierati da Pioli (Munoz, Bovo e Mantovani) non hanno ancora trovato l'intesa ma non li aiuta ne' il filtro a centrocampo né gli esterni Cassani e Balzaretti, affaticati dalla preparazione.
I tifosi non l'hanno presa bene e su internet impazza la polemica contro il presidente Maurizio Zamparini, reo, a dire dei supporter, di non aver portato avanti un progetto per il Palermo e di aver fatto i suoi interessi con le cessioni eccellenti di Toni prima, Amauri poi e adesso Pastore.
''I tifosi possono stare tranquilli – dice il patron con calma – Abbiamo una buona squadra e un buon tecnico che ha bisogno di tempo per sistemare le cose. Ieri, quando mi hanno detto che vincevamo 1-0 ho pensato che giocando con una squadra come il Thun dovevamo portarci almeno sul 2-0. Non gli devi consentire di arrivare nella tua meta' campo, difendendoti bene. Certamente l'eliminazione non fa bene, il mister aveva detto che c'erano il 50 per cento di possibilita' di raggiungere la qualificazione, se il Palermo non fosse sempre disattento…''.
Non manca un accenno di polemica. ''Abbiamo incontrato – prosegue – la squadra più forte che potevamo trovare al primo turno. Noi per regolamento sapevamo che avremmo giocato la prima in trasferta e poi per problemi della Uefa ho scoperto che toccava a loro giocare la prima fuori. Queste cose comunque servono per fare esperienza e vedere cosa non va. Quando si cambia modulo nell'arco della partita vuol dire che comunque siamo ancora un cantiere aperto che deve continuare a lavorare''.
Nel ''cantiere'' arriverà fra poco anche il centrale del Catania Matias Silvestre e qualche tifoso spera ancora nel ritorno di Amauri ma a parte l'ingaggio, altissimo per le casse rosanero, l'ostacolo da superare è la richiesta della Juve di almeno sei milioni di euro.