PALERMO – Il Palermo in casa e’ una macchina quasi perfetta. Una squadra inarrestabile, straordinariamente concreta ed essenziale, in grado di ottenere sempre il massimo anche quando – come oggi – gioca al di sotto delle proprie possibilità’, sia per le assenze pesanti (alle quali si e’ aggiunta quella di Miccoli, infortunato goleador costretto a uscire nella parte finale del primo tempo, a causa di un guaio muscolare) e l’avversarie non e’ di quelli che stimolano il bel gioco. Con un gol per tempo, i rosanero hanno domato il loro ex maestro Delio Rossi e la Fiorentina, portando a sei le vittorie casalinghe, in altrettante partite.
Conti alla mano, gli unici il Palermo ha conquistati in casa 18 punti su 18 e in trasferta solo 1 in 6 partite.
Il prologo del match e’ una miscela di sensazioni forti: il ritorno di Rossi, commosso e stordito dalla calorosa accoglienza, poi il minuto di raccoglimento per le vittime dell’alluvione nel messinese dei giorni scorsi. Insomma, brividi, nostalgia e tristezza, avvolgono il Barbera, dove nella passata stagione la Fiorentina travolse proprio la squadra di Rossi, infliggendole una sonora quaterna.
Mangia mette da parte Tzorvas per scelta tecnica (visto che il portiere greco siede in panchina) e si affida a un’unica punta: Miccoli, che sembra in palla e ci impiega poco per impensierire gli avversari.
La prima azione, tuttavia, e’ della viola che, con Natali di testa, impegna Benussi in una parata non facile. Il Palermo risponde con Ilicic, che oggi offre una sue migliori interpretazioni: lo sloveno si libera in area e fa partire un cross che attraversa l’area della Fiorentina, a un metro dalla linea di porta, ma nessuno riesce a modificare la traiettoria del pallone.
E’ il quarto d’ora e, 7′ piu’ tardi, il Palermo passa con un’azione ideata da Ilicic e conclusa da Miccoli, che batte Boruc, sorprendendolo sul primo palo (il portiere polacco avrebbe potuto fare di meglio nella circostanza). Si aspetta la reazione della Fiorentina e invece e’ il Palermo a farsi ancora sotto con Zahavi, che impegna Boruc. Al 33′ episodio decisivo nell’area dei siciliani, dove Gilardino tenta di aggirare Silvestre, con un dribbling acrobatico, ma lo stopper del Palermo tocca con la mano: ne’ Russo, ne’ il suo assistente Giachero si accorgono di nulla. Gilardino protesta, il rigore c’e’, ma la partita prosegue.
Nel secondo tempo piu’ Fiorentina che Palermo, ma il match resta piuttosto brutto. Anche perche’, la viola non riesce a fare breccia nella retroguardia avversaria, dunque a riaprire il confronto: sembra fatta al 25′, quando un intervento in spaccata di Natali manda il pallone a rimbalzare sulla traversa, ma l’1-0 non cambia. Dura poco, pero’, perche’ i rosanero raddoppiano su punizione con Ilicic (anche in questo caso dormita di Boruc).
Tre conclusioni di Montolivo (una parata con un bel balzo da Benussi, le altre due finiscono fuori) tengono a galla la Fiorentina che alla fine, tuttavia, naufraga e Natali si fa pure espellere. Per il ‘mago’ Rossi sara’ duro lavoro, da qui alla fine.