Pallanuoto, gli azzurri della Pro Recco pronti a dire no alla nazionale

Norbert Hosnyanszky, Norbert Madaras (Foto Lapresse)

GENOVA – Il blocco azzurro della Pro Recco è pronto a dire no alla nazionale se i rapporti tra la federazione e il club non miglioreranno. Si chiude così il braccio di ferro tra la Federazione e la Società di pallanuoto scorsi che le convocazioni per il Settebello fossero concordate per evitare carichi di lavoro eccessivi per gli atleti. ”In assenza di una definitiva chiarificazione tra le parti, noi 12 atleti che in questi anni abbiamo fatto parte della nazionale, siamo pronti a valutare l’ipotesi di non rispondere alle future convocazioni della federazione”.

”E’ comunque nostro auspicio che, per il bene della pallanuoto, l’attuale momento di difficoltà si risolva per dare spazio ad una collaborazione costruttiva e duratura, ispirata a criteri di trasparenza nella gestione e pieno rispetto delle regole”. Lo scrivono, in una lettera Tempesti, Felugo, Gitto, Fiorentini, Figlioli, Aicardi, Giacoppo, La Penna, Pastorino, Figari, Luongo, Fondelli.

La presa di posizione dei 12 azzurri arriva dopo quella di lunedì di Felugo, che sosteneva le tesi del club. Gli atleti intervengono perché dicono ”ci sentiamo fortemente coinvolti” e ”intendiamo trasmettere un messaggio a sostegno del nostro sport, chiedendo una soluzione alla situazione che stiamo vivendo”.

”Da anni – scrivono i dodici – il nostro lavoro quotidiano è volto al raggiungimento di obiettivi prestigiosi sia della nazionale sia del nostro club, orgogliosi di partecipare alle ambizioni di due realtà sportive di assoluto prestigio. Ma ci corre l’obbligo di ricordare che grandi meriti per i nostri successi in nazionale, in questi ultimi quattro anni (argento Campionato Europeo Zagabria 2010, medaglia d’oro Campionati del Mondo Shanghai 2011, medaglia d’argento Giochi Olimpici Londra 2012), vanno riconosciuti sia allo straordinario lavoro del nostro allenatore, Campagna, e di tutto lo staff federale sia al generoso contributo dei nostri compagni di squadra tesserati con altri club. Ma dobbiamo sottolineare con gratitudine il sostegno della Pro Recco, figlio della passione del nostro presidente onorario Gabriele Volpi. I rapporti tesi tra federazione e Pro Recco ci tolgono serenità” al punto di valutare di poter dire no alle convocazioni.

”Al pari del nostro presidente onorario, riteniamo inaccettabili determinati atteggiamenti della federazione nei confronti del nostro Club e, pertanto, sentiamo la necessità di affiancarlo nell’azione di denuncia di un Sistema sempre più irriconoscente dei meriti sportivi e al tempo stesso lesivo degli interessi della società sportiva da noi rappresentata”.

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Marco Benedetto