MILANO – Non aver venduto Pato a gennaio per il Milan comincia ad essere un rimpianto. I rossoneri si ritrovano un potenziale talento frenato da due anni di infortuni e che costa una valanga di milioni in termini di ingaggio. Come riporta Stefano Scacchi su Repubblica.it, il problema del ‘Papero’ rossonero potrebbe non essere a livello muscolare: “da questo punto di vista, le analisi effettuate dal professor Carrick avevano aiutato a capire qualcosa in più. Una parte del problema è rappresentata dai messaggi che arrivano ai muscoli del Papero dal sistema nervoso, impulsi del cervello che fanno scattare un sistema di difesa non sempre giustificato il quale, a sua volta, provoca movimenti potenzialmente scorretti. E’ come se un passante modificasse la sua camminata sospettando una buca nel marciapiede che in realtà non esiste”.
Ora sarà da capire quanto il suo infortunio sia grave, ed in realtà non si capisce bene nemmeno di che natura sia l’infortunio (“ad Atlanta erano stati individuati alcuni parametri che parevano indirizzare sulla strada della guarigione – prosegue Scacchi su Repubblica.it -. Ma ora tutto è tornato in alto mare. Il Milan deve decidere nuovamente cosa fare: a chi rivolgersi, quale strada intraprendere, dove andare? E’ iniziata una pausa di riflessione di qualche ora per studiare una nuova strategia“), ma c’è chi comincia a vociferare che la carriera di Pato sia a rischio. Un calciatore di qualità straordinarie ma che ha problemi fisici importanti sin da quando aveva 20 anni, racimolando, dal gennaio del 2010, ben 14 infortuni.
La speranza del Milan è di recuperarlo il prima possibile, ma, ammesso che arrivi qualcuno disposto a rischiare molto oltre che a spendere una cifra considerevole, siamo sicuri che l’offerta non verrà presa in considerazione?