LONDRA (REGNO UNITO) – Paul Gascoigne, in una lunga intervista concessa al Sun, racconta la sua costante guerra con la bottiglia e ammette di essersi messo in riga grazie anche all’aiuto degli amici. Uno su tutti, il manager dell’Arsenal Arsene Wenger, che gli ha pagato parte delle cure mediche.
“Un giorno chiamai il fisioterapista dell’Arsenal Lewin e gli dissi che non mi sentivo tanto bene, allora lui mi disse di andare in ospedale, perchè temeva avessi una polmonite. A quel punto Wenger ha deciso di pagare 28mila sterline (circa 35mila euro, ndr) per pagarmi le cure, tra l’altro l’Arsenal aveva già pagato altre 22mila sterline (circa 30mila euro, ndr) per un mio trattamento disintossicante”.
Non tutti amici però, perché Gascoigne ammette che per entrare a vedere una partita del suo Tottenham, qualche anno fa, gli chiesero di pagare il biglietto (lui che da quelle parti è un eroe).
Infine racconta un particolare su Wayne Rooney: “Se supererà il record di gol in Nazionale di Bobby Charlton (ora è a tre lunghezze, ndr.), gli farò i complimenti e gli chiederò indietro 40 sterline che ancora mi deve dall’epoca dell’Everton. Io ero un calciatore arrivato, lui una giovane promessa: lo vidi e rimasi colpito dalla sua bravura, così andai negli spogliatoi per fargli i complimenti e predirgli che sarebbe diventato un grande campione. Gli passai 40 sterline come gesti simbolico e lui mi disse che le avrebbe usate per farsi una birra”.