”Ha un talento straordinario, quando dara’ continuita’ a queste sue qualita’ tornera’ a essere preso in considerazione”, ha detto il ct azzurro, ufficializzando la scelta di non chiamare Supermario neanche per l’amichevole di Kiev (”tutti i giocatori a disposizione vogliono restare, e’ un bel segnale…”).
”Non so cosa farei io per cambiare il suo carattere, se lo avessi a disposizione: non ho la bacchetta magica – ha poi aggiunto Prandelli – e d’altra parte finora e’ stato allenato da tecnici di grande spessore. Consigli e insegnamenti non gli mancano”. Ora che l’Italia ha pero’ trovato un assetto tattico diverso dal progetto iniziale, tre centrocampisti e una mezzala invece delle tre punte, Prandelli prova a immaginare come sarebbe la sua Nazionale se avesse di nuovo a disposizione Balotelli: ”Lo considero un attaccante, nessun problema: e’ un’alternativa, non a Cassano, ma ad altri attaccanti”. Come dire, anche con l’ex interista l’assetto trovato non muterebbe.