Il ct dei Bleus, Laurent Blanc, ”ammette” che alcune delle sue parole pronunciate nel corso della riunione segreta dell’8 novembre 2010 sulle presunte ‘quote discriminatorie’ per i calciatori neri e arabi ”possano prestarsi ad equivoci” e dice di ”scusarsi” se ha ”urtato alcune sensiblita”: e’ quanto si legge in un comunicato diffuso a Parigi.
La Federcalcio francese (FFF) ormai e’ nel piu’ profondo imbarazzo dopo le rivelazioni legate al progetto di limitare attraverso quote discriminatorie l’accesso ai vivai di neri e arabi nei centri di formazione e nelle scuole calcio del Paese. Accuse pesantissime, rivelate nei giorni scorsi dal sito Mediapart, che oggi hanno indotto il governo e la stessa Federcalcio a ‘silurare’ il direttore tecnico nazionale della FFF, Francois Blaquart, almeno fino a quando non sara’ fatta piena luce sulla vicenda. Mentre in un comunicato diffuso nel tardo pomeriggio il ct dei Bleus, Laurent Blanc, ”ammette” che alcune delle sue parole rivelate da Mediapart ”possano prestarsi ad equivoci” e dice di ”scusarsi” se ha ”urtato alcune sensiblita”. Qualche ora prima, il ministro dello Sport Chantal Jouanno e il presidente della Federcalcio (FFF) Fernand Duchaussoy hanno diramato una nota congiunta nella quale annunciavano di aver deciso di ”comune accordo di sospendere con effetto immediato le funzioni del Direttore tecnico nazionale (DTN) in attesa delle conclusioni delle indagini” lanciate dalla stessa FFF e dall’Ispettorato generale per lo Sport, che fa capo al governo. Conclusioni che saranno rese note entro otto giorni. Nella nota, la FFF tiene tuttavia a ribadire di non aver mai approvato ne’ pensato a una politica per limitare la presenza di neri e arabi. Questa mattina, Mediapart era tornato alla carica pubblicando nuove eclatanti prove, in particolare, alcuni virgolettati della riunione segreta dell’8 novembre nella quale si sarebbe deciso lo sbarramento discriminatorio. In quell’occasione, il ct dei Bleus Laurent Blanc – che ieri aveva assicurato di non essere a conoscenza di un tale progetto – si mostra favorevole a una limitazione dei calciatori con il doppio passaporto. ”Chi c’e’ oggi di atletico, prestante, potente? I neri (…) Credo che ci si debba riconcentrare – soprattutto per i ragazzi di 13-14 anni, 12-13 anni – su altri criteri, modificandoli secondo la nostra cultura (…) Gli spagnoli mi hanno detto ‘noi non abbiamo problemi. Noi, neri non ne abbiamo”, ha affermato Blanc, secondo il virgolettato pubblicato da Mediapart. A quel punto, nel film di quell’assurda riunione a porte chiuse, prende la parola Erick Mombaerts, allenatore della divisione ‘giovani speranze’ della Nazionale. ”E se affrontassimo il problema limitando l’ingresso del numero di ragazzini che possono cambiare nazionalita?”. Laurent Blanc risponde: ”Io sono del tutto favorevole”. Mentre Blaquart aggiunge: ”Possiamo organizzarci, senza dire niente, su una specie di quota. Ma non bisogna dirlo”. Sarebbe quindi questa la genesi con cui la FFF ha approvato – nell’estrema riservatezza – la limitazione del numero di neri e arabi al 30%. Obiettivo? Evitare che troppi giocatori con doppia nazionalita’ crescano in Francia per poi andare a fare le fortune di altre nazionali (vedi Meghni con l’Algeria e Chamakh con il Marocco) e mettere un argine al fenomeno dei ”troppi neri, alti e atletici, a scapito dei bianchi”, che nel gioco ”champagne” della Francia rappresenterebbero ”l’intelligenza della manovra”.
