ROMA – Insostituibile per la Roma, da Oscar per i tifosi. Radja Nainggolan sta vivendo un momento magico, il migliore in carriera.
A 28 anni il belga è diventato tra i più forti centrocampisti in circolazione, corteggiato da mezza Europa, anche dall’Inter cui ieri a San Siro ha rifilato due destri da ko.
“Siamo in un ottimo momento di forma, godiamoci questi risultati e speriamo di continuare così a lungo – sottolinea il giocatore, protagonista della ‘copertina’ dell’Uefa il giorno dopo le due prodezze ai nerazzurri -. Dobbiamo avere certezze sulla nostra qualità. Se giochiamo il nostro calcio credo che possiamo battere chiunque. Siamo ancora in corsa in tre competizioni, possiamo ancora vincere tre trofei”.
La performance nella Scala del calcio proprio nella notte degli Oscar ha poi spinto i sostenitori giallorossi a premiarlo (via social) con una statuetta personalizzata, arricchita con un fotomontaggio di quella cresta bionda ormai diventata marchio di fabbrica di un giocatore completamente trasformato dalla cura Spalletti.
“Penso che abbiamo un grande allenatore, sa esattamente cosa vuole dai giocatori – confessa Nainggolan -. Dice sempre quello che gli passa in mente e credo che la squadra stia facendo un grande lavoro seguendolo su tutto quello che ci dice”.
Il tecnico toscano ha studiato le qualità del belga – tanta corsa abbinata a una tecnica più che buona – e poi le ha esaltate grazie a un accorgimento tattico.
Dal ritorno di Spalletti a Trigoria, infatti, Nainggolan ha cambiato ruolo, si è evoluto: non più semplice mediano, ma giocatore da ‘box-to-box’ in virtù di quella capacità di pressare, rubare palloni, e ripartire sempre al massimo della velocità.
Il belga ha quindi avanzato il suo raggio d’azione, avvicinandosi di più alla porta avversaria. La novità ha pagato immediatamente, tanto che alla prima uscita in questa nuova veste (contro il Verona nella passata stagione, al debutto di Spalletti in panchina) il ‘ninja’ ha trovato subito la via della rete.
E da quel giorno ci ha preso gusto: nelle 201 gare giocate in Serie A prima di incrociare Spalletti aveva segnato appena 14 gol, nelle 42 sotto la gestione del toscano ha già toccato quota 15.
L’incremento realizzativo è frutto anche di un’ottima precisione. Basti pensare che i 9 gol segnati finora in campionato – che vanno a sommarsi ai due in Coppa Italia e al centro in Europa League, per un totale di 12 reti stagionali – sono il frutto di 18 tiri nello specchio della porta.
Insomma, numeri e prestazioni fanno di Nainggolan un top player, anche in termini di prezzo. Inter e Chelsea in estate hanno provato a strapparlo alla Roma mettendo sul piatto quasi 40 milioni di euro. Pallotta ha resistito alla tentazione di far cassa, e adesso si ritrova un giocatore ancor più prezioso.
Il cartellino del belga – il cui contratto scade nel 2020 – è messo a bilancio per un valore netto contabile di 9 milioni di euro, ma sul mercato la cifra è superiore di oltre cinque volte.
A Trigoria finora sono rimasti sordi alle sirene inglesi, anche per la voglia dello stesso Nainggolan di restare nella Capitale. Il giocatore d’altronde a Roma si trova bene in campo e fuori, ama la città e sogna di vincere qualcosa con la maglia giallorossa.
La strada più semplice per arrivare a un trofeo – se non altro perché mancano solo tre gare al termine della competizione – è quella della Coppa Italia. Per arrivare in finale, però, c’è da superare il derby.
“Abbiamo due partite con la Lazio in semifinale e le vinciamo entrambe” ha assicurato qualche settimana fa Nainggolan in un video diffuso da alcuni tifosi. Tra 48 ore all’Olimpico il primo verdetto.