Un cambio rapido, la battuta di Pirlo ancor più veloce, e il colpo di testa: ”Cassano gol”, ha gridato secco Bruno Gentili, telecronista Rai all’esordio ufficiale ieri per Estonia-Italia, appena la regia gli aveva restituito la linea.
”I minispot hanno delle regole precise – racconta Gentili spiegando il meccanismo dell’infortunio di ieri sera, l’oscuramento del pari azzurro – Si chiamano solo sulle sostituzioni o su infortuni con intervento dei medici in campo. Ieri al 60′ non era stato mandato in onda ancora alcun messaggio, dei tre previsti. Quando la panchina azzurra ha chiamato il cambio Pepe-Quagliarella, il coordinamento dal pullman regia a sua volta mi ha chiamato lo spot, dieci secondi in tutto. Appena Quagliarella è entrato, Pirlo ha battuto: siamo tornati in diretta sul pallone in rete e l’esultanza”.
Dispiaciuto dell’inconveniente per i telespettatori, il telecronista Rai aggiunge una proposta: ”Ho esaminato con attenzione le partite: i tempi morti ci sono, in altre situazioni, e sono tanti. Ora siamo legati dal vincolo di penali altissime se mandiamo gli spot fuori da quelle situazioni previste: studiamo bene in quale finestre di partita inserirli”.