Rayo Vallecano, seconda maglia contro omofobia e discriminazioni

MADRID, SPAGNA – Spagna, la seconda maglia del Rayo Vallecano contro omofobia
e discriminazioni. L’uniforme nera del terzo club di Madrid sarà attraversata da una striscia arcobaleno, simbolo di varie cause, dalla violenza di genere ai maltrattamenti contro i minori. Ne parla Il Corriere della Sera con di Matteo Cruccu.

A poca distanza, i colossi del futbol fanno a gara all’acquisto più caro, rincorrono la sponsorizzazione più generosa: Atletico e Real (più il secondo per la verità), facce gaudenti del ricchissimo calcio di Spagna. A migliaia di chilometri da Terra, rispetto al frangente invece tetro e depresso che il Paese sta vivendo, impoverito più di altri, dalle varie crisi che lo hanno afflitto negli ultimi anni.

Ma se le due grandi di Madrid continuano imperterrite per la loro, opulenta, strada, nel sobborgo di Vallecas, al bordo sud della città, il Rayo, la terza squadra della capitale, continua il suo percorso alternativo nei territori della Liga: già, dopo aver difeso e sostenuto un’anziana che era stata sfrattata dal quartiere; aiutato uno dei suoi ex portieri, caduto in disgrazia, a vedere i suoi figli prima di morire, il club ha annunciato la seconda maglia per il 2015/2016. Non una maglia qualsiasi: nera, verrà attraversata da una striscia diagonale arcobaleno. Ogni colore sarà dedicato a una causa.Ma se le due grandi di Madrid continuano imperterrite per la loro, opulenta, strada, nel sobborgo di Vallecas, al bordo sud della città, il Rayo, la terza squadra della capitale, continua il suo percorso alternativo nei territori della Liga: già, dopo aver difeso e sostenuto un’anziana che era stata sfrattata dal quartiere; aiutato uno dei suoi ex portieri, caduto in disgrazia, a vedere i suoi figli prima di morire, il club ha annunciato la seconda maglia per il 2015/2016. Non una maglia qualsiasi: nera, verrà attraversata da una striscia diagonale arcobaleno. Ogni colore sarà dedicato a una causa.

Nella fattispecie: il rosso a chi lotta contro il cancro, l’arancio per l’integrazione dei disabili; il giallo per chi non perde mai la speranza; il verde per chi difende l’ambiente; l’azzurro per chi protegge i minori da maltrattamenti di sorta; il viola per chi si batte contro la violenza di genere. E l’arcobaleno nella sua interezza, contro le discriminazioni sessuali. Nella parte bassa della maglietta comparirà la scritta solidarietà. E sette euro del costo totale della divisa verranno suddivisi tra le associazioni coinvolte nelle varie battaglie. E pure la terza maglia, nera, ma in questo caso con una banda rosa, sarà dedicata a chi è ammalato di tumore. Sì, esiste il calcio che non vive sulla luna. Nella fattispecie: il rosso a chi lotta contro il cancro, l’arancio per l’integrazione dei disabili; il giallo per chi non perde mai la speranza; il verde per chi difende l’ambiente; l’azzurro per chi protegge i minori da maltrattamenti di sorta; il viola per chi si batte contro la violenza di genere. E l’arcobaleno nella sua interezza, contro le discriminazioni sessuali. Nella parte bassa della maglietta comparirà la scritta solidarietà. E sette euro del costo totale della divisa verranno suddivisi tra le associazioni coinvolte nelle varie battaglie. E pure la terza maglia, nera, ma in questo caso con una banda rosa, sarà dedicata a chi è ammalato di tumore. Sì, esiste il calcio che non vive sulla luna.

Rayo, la maglia anti omofobia (foto dal web)

 

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