
Repubblica: "De Rossi, Manolas, Dzeko e Kolarov a dicembre chiesero la testa di Totti, Di Francesco e Monchi"

ROMA –ย Edin Dzeko, Kostas Manolas, Alexander Kolarov e Daniele De Rossi, i quattro senatori dello spogliatoio della Roma, chiesero nel dicembre del 2018 di far saltare l’allenatore di allora Eusebio Di Francesco, il ds Monchi e, soprattutto, chiesero la testa anche di Francesco Totti. A pubblicare i contenuti di questa mail interna della societร giallorossa รจ “Repubblica”. L’articolo รจ firmato Carlo Bonini e Marco Mensurati. Il documento รจ datato 16 dicembre 2018. Ma l’articolo non cita soltanto questo documento interno. L’articolo di Carlo Bonini e Marco Mensurati racconta anche i retroscena di una stagione disastrosa e costellata dai rapporti avvelenati tra calciatori, dirigenti e allenatore.
Secondo il quotidiano tutto inizia quest’estate quando la Roma decide di comprare Nzonzi.
“De Rossi – si legge sull’articolo di Repubblica – ritiene quellโacquisto un avviso di sfratto, considerando il francese un suo doppione. E – come raccontano tre diverse fonti – chiede, anche attraverso il suo agente, la rescissione del contratto. Affronta personalmente la dirigenza e in un momento di collera avvisa: ‘Se non risolviamo la cosa, vi faccio arrivare decimi’. Non รจ un grande inizio. Lo strappo viene ricucito. Ma quello scricchiolio รจ il prologo di quanto accadrร nellโarco di soli quattro mesi”.
“La prima parte della stagione della Roma รจ segnata, scrive “Repubblica” dalle “rimonte inspiegabili delย Chievoย allโOlimpico e delย Cagliariย alla Sardegna Arena. La tengono a galla la vittoria nel derby e la qualificazione agli ottavi diย Champions. Maย qualcosa si รจ rotto”.
Il 16 dicembre รจ il giorno in cui il preparatore atletico Ed Lippie, uomo di fiudicia di James Pallotta, scrive sempre il quotidiano, decide di scrivere la mail citata da Repubblica.ย Quattro giorni prima la Roma ha perso con il Viktoria Plzen in Champions. La classifica in campionato รจ giร compromessa.
“Nel documento, datato 16 dicembre 2018, un uomo di fiducia di James Pallotta – spiega “Repubblica” – racconta al suo presidente di come lo spogliatoio o almeno parte di esso chieda alla proprietร di far cadere tre teste: quella dell’allenatore Eusebio Di Francesco, quella del direttore sportivo Monchi, e quella dell’ottavo Re di Roma, Francesco Totti”.
I senatori “ritengono il gioco di Di Francesco dissennato, dispendioso sul piano della corsa ma misero su quello della tattica. Lamentano lโindebolimento della squadra. Il tecnico – dicono da Roma – รจ in preda alla nevrosi dovuta al rammarico di aver accettato da Monchi un mercato inadatto al suo 4-3-3”.
Il ds spagnolo viene visto dai calciatori “come un narcisista che ha riempito la squadra di giocatori per i quali vincere o perdere รจ la stessa cosa. Gli rimproverano doppiezza nei rapporti, insofferenza nei confronti dei giocatori di seconda fascia, capacitร manipolatorie nelle informazioni in uscita da Trigoria e un mercato che non รจ passato attraverso una corretta due diligence”.
Ma chi sono le fonti di Ed Lippie? ย Sono ilย medico socialeย Riccardo Del Vescovoย e il fisioterapistaย Damianoย Stefanini. Ed Lippie, in particolare, “indica nella mailย Del Vescovo come il piรน convinto che laย Romaย debba essere detottizzataโ.ย
Ma la mail non resta segreta.
Monchi, Totti e lโintera struttura societaria, a partire dallโallora dg Mauro Baldissoni e dal media strategist di allora Guido Fienga, vengono informati della mail. Monchi, venuto a conoscenza della mail, rassegna le dimissioni. Dimissioni che vengono respinte.
La societร a questo punto perรฒ chiede a Monchi un piano B. Piano B che Monchi non presenterร mai. Anzi, il ds spagnolo si lega al destino dell’allenatore: “Se va via Di Francesco vado via anchโio”.
Si tira avanti finoย al ko di Champions quando vengono accompagnati alla porta, insieme a Di Francesco e Monchi anche Del Vescovo e Stefanini. Anche la societร a livello dirigenziale viene riorganizzata.
Pallotta “e i suoi soci fanno la sola cosa nella loro disponibilitร . Ridistribuiscono le deleghe e nominano ceo Guido Fienga un uomo con una lunga esperienza in finanza. A Baldissoni va la vice presidenza”.
“I senatori – scrive “Repubblica” – si convincono che la pulizia abbia un mandante: Francesco Totti. E tra lui e De Rossi scende un gelo che durerร fino alla fine”.ย Fino al mancato rinnovo e all’addio di De Rossi.ย
Il Corriere dello Sport scrive che De Rossiย รจ rimasto “sconcertatoย da quanto pubblicato” eย sarebbe pronto ad azioni legaliย contro gli estensori dell’articolo.ย Al contrario il club non ha voluto commentare l’articolo stesso.
Fonte: La Repubblica e Corriere dello Sport.
