Rossella ha vinto l’argento, la prima megdaglia italiana di Rio, e in finale è stata batuta dall’ungherese Emese Szasz 15-13. . A fine gara ha raccontato: “Sull’11-7 mi sono detta ‘me ne mancano quattro’ ed è stato il mio errore più grande. Avrei dovuto andare avanti una stoccata alla volta, e ora ho qualche rimpianto anche se una medaglia olimpica, seppure d’argento, mi rende comunque contenta.
I Giochi sono un’altra cosa rispetto ai Mondiali, un podio qui pesa molto di più” ha aggiunto, promettendo alla Szasz che ci si rivede tra quattro anni a Tokyo: “Un giorno vorrei diventare come Valentina Vezzali – dice ancora la Fiamingo -, ma ho capito che mi manca ancora tanto. Mi sono illusa di essere come lei solo per un attimo, nella scherma bisogna dare sempre il 100% e io non l’ho fatto”.