RIO DE JANEIRO – Con il tempo di 19”78, Usain Bolt ha vinto la finale olimpica dei 200 metri, conquistando la sua seconda medaglia d’oro a Rio 2016. Come a Pechino 2008 e a Londra 2012, il giamaicano ha così realizzato la doppietta 100-200 metri. Al termine della gara, Bolt ha festeggiato la vittoria (mai in discussione) facendo il tradizionale giro di campo con una bandiera brasiliana sulle spalle e con quella giamaicana in una mano.
Bolt ha poi baciato la pista ed ha dichiarato: “Sto cercando di essere tra i più grandi. Tra Muhammad Ali e Pelé. Spero di esserlo dopo queste Olimpiadi”. A fine gara, Bolt ha poi stretto in mano dei foglietti strappati. In molti si sono chiesti cosa fossero quei pezzi di carta “misteriosi”. In realtà si tratta del numero 6 della sua corsia che Usain Bolt ha strappato via dai suoi pantaloncini.
Il segreto dell’ imbattibilità di Usain Bolt sembra essere la sua altezza, che gli permette di fare meno passi per coprire le distanze da correre e quindi di stancarsi meno. Lo ricorda alla Tv canadese Ctv Greg Wells, esperto dell’università di Toronto. Lo sprinter giamaicano è alto 198 centimetri, uno spilungone ad esempio se confrontato con l’1,76 di Andre De Grasse, l’argento dei 200. “Quello che è interessante di Bolt – spiega l’esperto – è che gli bastano 41 o 42 passi per i 100 metri, De Grasse e altri competitori sono sopra i 50. Questo vuol dire il 20% in meno in una gara”.
Il minor numero di passi permette al campione di ‘risparmiare’ energie rispetto agli altri sprinter, e questo spiega perchè nei metri finali, quando i corridori rallentano, lui riesce a farlo meno degli altri. Uno studio del 2012 dell’University College di Londra sul sito Arxiv.org ha anche calcolato quanta potenza riesce esattamente a sprigionare il campione giamaicano.
Bolt genera 81,58 kilojoules di energia durante uno sprint, di cui solo l’8% serve spingere il corpo verso il traguardo, mentre il resto viene usato per vincere la resistenza dell’aria. La potenza sviluppata è di 2619.5 watts al secondo, abbastanza per far funzionare un elettrodomestico di medie dimensioni come una lavastoviglie.