RIO DE JANEIRO – Usain Bolt ce l’ha fatta. Anche la staffetta 4 X 100 è sua e della sua Giamaica. Dopo aver lasciato le briciole agli avversari nella finale dei 100 metri e in quella dei 200, ora arriva il terzo oro in queste Olimpiadi di Rio.
La Giamaica, con nell’ordine Asafa Powel, Yohan Blake, Nickel Ashmeade e sua velocità, Bolt, vince correndo con il tempo di 37″27, e sale sul gradino più alto del podio davanti al Giappone, medaglia d’argento in 37″60 e al Canada, medaglia di bronzo in 37″64 dopo la squalifica degli Stati Uniti, inzialmente terzi, per infrazione nel passaggio del testimone.
Bolt ha detto nei giorni scorsi di voler essere considerato come “l’immortale” e di voler entrare nell’Olimpo dei grandissimi, come Ali e Pelè. Un obiettivo, di fatto, già raggiunto a Londra 2012, ma elevato all’ennesima potenza a Rio 2016. Il giamaicano entra nella storia dello sport mondiale dopo ad aver vinto la medaglia d’oro nei 100 metri, nei 200 metri e nella staffetta 4 X 100 metri per tre edizioni consecutive delle Olimpiadi. Un record pazzesco, che porta a nove ori olimpici il suo bottino, oltre agli undici ori mondiali. Nove ori a cique cerchi come Carl Lewis, che però vinse in quattro edizioni, e altrettante specialità (100, 200, 4X100 e salto in lungo) e il finlandese Pavlo Nurmi, specialista del fondo e mezzofondo, che fece il suo record tra il 1920 e il 1928. La “tripla tripla” ora è realtà e Bolt, 29 anni, entra direttamente nella leggenda.
“Ecco fatto. Sono il più grande”. Così Usain Bolt commenta la sua straordinaria prestazione alle Olimpiadi di Rio 2016, che lo ha visto vincere la medaglia d’oro anche nella staffetta 4X100 dopo aver trionfato nelle finali dei 100 e 200 metri. “Ora sono sollevato -ha detto a fine gara- finalmente è accaduto. Sono felice, e orgoglioso di me stesso: è tutto vero. La pressione c’era, questo risultato per me è un traguardo importante”. Bolt non ha dubbi su come festeggiare la “tripla tripla”: “Farò le ore piccole stanotte!”.