Roberto Mancini, 40mila a mese a ex moglie Federica Morelli. Nella foto, il litigio con Maurizio Sarri
MILANO – Roberto Mancini dovrà dare 40 mila euro al mese alla ex moglie. Il maxi assegno di mantenimento per Federica Morelli arriva proprio nel giorno della super polemica tra l’allenatore dell’Inter e Maurizio Sarri (accusato di omofobia da Mancini per avergli dato del “frocio”). E’ quanto ha disposto il presidente del tribunale di Ancona Mario Vincenzo D’Aprile dopo la prima udienza nel procedimento di separazione dei due coniugi, che hanno entrambi chiesto l’addebito della separazioni l’uno a carico dell’altro. Il tecnico jesino sta versando la somma all’ex compagna dallo scorso novembre, e dovrà continuare a farlo, in via provvisoria, fino alla sentenza definitiva: 40 mila euro sono molto più dei 2.500 euro mensili che inizialmente sarebbero stati offerti da Mancini.
Ad Ancona si è tenuta la prima udienza di merito davanti al giudice Valentina Rascioni, presenti solo gli avvocati ma non i diretti interessati. Un’udienza interlocutoria, quella odierna, il giorno dopo l’amara serata di mister Mancini al San Paolo, con gli insulti (”frocio, finocchio”) ricevuti dall’allenatore del Napoli Maurizio Sarri al termine della gara di Coppa Italia Inter-Napoli, vinta dai nerazzurri, che si sono guadagnati la semifinale. Davanti al giudice Rascioni, i legali delle parti hanno presentato istanze istruttorie che verranno valutate dal tribunale nella prossima udienza, fissata per maggio. Tra le questioni sollevate anche quella relativa alla competenza territoriale sul procedimento.
I 2.500 euro mensili sono una somma ‘tecnica’, si è appreso in serata. Roberto Mancini, tramite l’avvocato Longari, aveva proposto alla moglie un assegno di mantenimento di 25 mila euro al mese, a fronte della richiesta di Federica Morelli di avere 166 mila euro mensili. Il giudice ha invece stabilito, appunto in via temporanea, la somma di 40 mila euro.
E sul fronte giudiziario non è finita qui per il tecnico nerazzurro: era attesa per oggi ma è slittata al prossimo 13 aprile la decisione del gup di Roma sulla richiesta di rinvio a giudizio per l’allenatore dell’Inter, Roberto Mancini e per altre tre persone, tra cui l’imprenditore Marco Mezzaroma. L’accusa per tutti è di bancarotta per il fallimento, per circa due milioni di euro, della società Img. La decisione è stata rinviata perché si è in attesa della motivazione di un provvedimento adottato dalla corte di cassazione. Mancini e Mezzaroma, secondo l’impianto accusatorio del pm Stefano Rocco Fava, sarebbero coinvolti nel fallimento in via indiretta non avendo quote della società fallita.
Il loro legame, scrive l’Ansa, è connesso alla società ‘Mastro’ di cui sono soci, specializzata nel campo della costruzione e vendita di immobili. Per la procura a Mancini e Mezzaroma, sarebbero giunti assegni bancari provenienti dalla Img. La vicenda giudiziaria si concentra sull’attività svolta tra il 2006 e il 2009 quando i bilanci della Img sarebbero stati prosciugati attraverso un giro di fatturazioni nate da operazioni fittizie.
Maurizo Sarri
Sarri nella foto LaPresse
Foto LaPresse
Mancini
Foto LaPresse – Gerardo Cafaro
19/01/2016
La rabbia di Mancini dopo l’espulsione
Foto LaPresse – Gerardo Cafaro 19/01/2016
Un momento del diverbio tra gli allenatori di Napoli e Inter, Maurizio Sarri (d) e Roberto Mancini, negli ultimi minuti della partita di Coppa Italia valida per i quarti di finale di Coppa Italia, vinta dall’Inter 2-0 al San Paolo di Napoli, 19 gennaio 2016. ANSA/ TV/ Frame da Rai 1
L’allenatore dell’Inter Roberto Mancini lascia il campo, dopo il diverbio a presunto sfondo omofobico con l’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, negli ultimi minuti della partita di Coppa Italia valida per i quarti di finale, vinta dall’Inter 2-0 al San Paolo di Napoli, 19 gennaio 2016. ANSA / PRIMA PAGINA
Un momento del diverbio tra gli allenatori di Napoli e Inter, Maurizio Sarri e Roberto Mancini, negli ultimi minuti della partita di Coppa Italia valida per i quarti di finale, vinta dall’Inter 2-0 al San Paolo di Napoli, 19 gennaio 2016. ANSA / PRIMA PAGINA
Un momento del diverbio tra gli allenatori di Napoli e Inter, Maurizio Sarri e Roberto Mancini, negli ultimi minuti della partita di Coppa Italia valida per i quarti di finale, vinta dall’Inter 2-0 al San Paolo di Napoli, 19 gennaio 2016. ANSA / PRIMA PAGINA
Un momento del diverbio tra gli allenatori di Napoli e Inter, Maurizio Sarri e Roberto Mancini, negli ultimi minuti della partita di Coppa Italia valida per i quarti di finale, vinta dall’Inter 2-0 al San Paolo di Napoli, 19 gennaio 2016. ANSA / PRIMA PAGINA
Un momento del diverbio tra gli allenatori di Napoli e Inter, Maurizio Sarri e Roberto Mancini, negli ultimi minuti della partita di Coppa Italia valida per i quarti di finale, vinta dall’Inter 2-0 al San Paolo di Napoli, 19 gennaio 2016. ANSA / PRIMA PAGINA
Un momento del diverbio tra gli allenatori di Napoli e Inter, Maurizio Sarri (d) e Roberto Mancini, negli ultimi minuti della partita di Coppa Italia valida per i quarti di finale di Coppa Italia, vinta dall’Inter 2-0 al San Paolo di Napoli, 19 gennaio 2016. ANSA/ TV/ Frame da Rai 1
Un momento del diverbio tra gli allenatori di Napoli e Inter, Maurizio Sarri (d) e Roberto Mancini, negli ultimi minuti della partita di Coppa Italia valida per i quarti di finale di Coppa Italia, vinta dall’Inter 2-0 al San Paolo di Napoli, 19 gennaio 2016. ANSA/ TV/ Frame da Rai 1
Un momento del diverbio tra gli allenatori di Napoli e Inter, Maurizio Sarri (d) e Roberto Mancini, negli ultimi minuti della partita di Coppa Italia valida per i quarti di finale di Coppa Italia, vinta dall’Inter 2-0 al San Paolo di Napoli, 19 gennaio 2016. ANSA/ TV/ Frame da Rai 1