Roberto Mancini si autocandida: “Se Italia chiama? Sono nazionalista”

Roberto Mancini si autocandida: “Se Italia chiama? Sono nazionalista”

ROMA – Roberto Mancini si autocandida e fa capire, senza mezzi termini che se arrivasse una telefonata dalla Federazione sarebbe più che disponibile a prendere il posto di Cesare Prandelli sulla panchina dell’Italia.

L’autocandidatura arriva a mezzo stampa con una lunga intervista al Corriere dello Sport. Mancini, disoccupato dopo l’esperienza in Turchia, nel Galatasaray, dice  che non ha ricevuto offerte ma che le valuterebbe molto volentieri.

“Io sono sempre stato un nazionalista, nel senso che sono fiero delle mie origini quando mi trovo all’estero. Nessuno mi ha chiamato, se lo facessero valuterei la proposta”.

Di Mancini sulla panchina azzurra si è parlato da subito dopo le dimissioni di Prandelli. A frenare il tutto, però, sembrava essere l’ingaggio. Mancio prendeva in Turchia quasi 7 milioni, la Federazione si ferma ben al di sotto dei due. Da Mancini, anche su questo fronte, arriva una timida apertura. Non palese, ma il tecnico fa capire che la questione ingaggio potrebbe essere aggirata:

“Chi parla di questo, parla senza conoscere la realtà. Se nessuno mi ha chiamato, come fanno a giudicare quanto chiederei o quanto accetterei? Sono solo chiacchiere”

Con Mancio in panchina ci sarebbero cambiamenti, ma non rivoluzione. Certi mostri sacri come Buffon e Pirlo non si toccano. A domanda sulle loro convocazioni risponde:

“Certo che sì, ma scherziamo? Questi sono fuoriclasse assoluti, come potrebbe un ct lasciarli a casa? Per raggiungere gli obiettivi, servono i migliori”

 

 

Published by
Emiliano Condò