Roma – Thomas DiBenedetto, proprietario dell’AS Roma, fa il punto della situazione sul momento delicato della sua squadra. Ecco i passi più significativi dell’intervista riportato sul sito Internet de “Il Corriere dello Sport”. Cosa si prova a stare nell’ ufficio che fu di Sensi, in mezzo a così tanti trofei?
La Roma ha una storia importante e di successo. E’ una squadra che ha vinto tanto ed è competitiva da sempre. Per questo, per me è un onore potermi sedere su questa sedia che è considerata dai nostri tifosi come un trono.
Lo sciopero in Serie A.
Lo sciopero, dal mio punto di vista, non è mai una cosa salutare. Al momento, da quanto ho potuto capire, ci sono un paio di questioni ancora in sospeso tra le società e i calciatori, ma penso che dovrebbero trovare un accordo. Se lo sciopero si risolve in fretta, credo che le conseguenze potrebbero essere non troppo gravi.
Roma come Media Company: cosa intende?
Credo davvero che la Roma sia una Media Company. Nei media oggi, e nella televisione in generale, lo sport ha un ruolo predominante e per questo le persone sono disposte a pagare. Negli Stati Uniti ESPN è diventato il primo canale come numero di abbonati, per questo motivo è fondamentale la gestione dei contenuti e, con l’avvento dei nuovi media e dell’era digitale che stiamo vivendo, si sono aperti nuovi scenari commerciali. Già ora è possibile interagire e stabilire un rapporto con tutti i nostri fans in giro per il mondo, trasmettere loro un prodotto che non sia solo calcio, ma tradizione e cultura della propria squadra. Per noi è molto importante comunicare questo: la cultura che alimenta una squadra, la cultura di una città, tutte cose che possono essere d’interesse in tutto il mondo e da questo noi speriamo di trarre vantaggio.
Totti.
Ammiro molto Francesco, è ovviamente il più grande, se non uno dei più grandi giocatori degli ultimi 50 anni. E’ sicuramente importante per la nostra squadra, per il nostro progetto e anche per l’allenatore. Ma è l’allenatore che decide chi e quando gioca. E io appoggio l’allenatore al 100%.
De Rossi.
Noi speriamo che De Rossi possa giocare tutta la sua carriera a Roma. Speriamo che lui voglia farlo, ma la decisione spetta solo a lui. È un ragazzo di Roma, un grande giocatore, un calciatore della nazionale ed è un grande valore aggiunto per noi.
Cosa si aspetta dal ritorno di Franco Baldini in Italia?
Franco è un uomo di valore. Molto intelligente, profondo e con una grandiosa visione delle potenzialità della Roma ed io ho un enorme rispetto per il Sig. Baldini.
Strascichi eliminazione Europa League.
No… Credo che potrebbe anche essere un vantaggio essere stati eliminati, perché intanto dà la possibilità ai giocatori più anziani di poter riposare di più tra una partita ed un’altra o di recuperare dagli infortuni. All’allenatore dà la possibilità di aver più tempo per preparare le partite, quindi, potenzialmente potrebbe essere un vantaggio. Potremmo essere più forti grazie a questa eliminazione.