ROMA, 28 MAR – ”Per me allenare l’Italia era una vocazione. I valori del gioco sono cambiati dai miei tempi, sembra che il denaro abbia spostato i pali delle porte. Tuttavia, per me, il calcio e’ prima di tutto e soprattutto un gioco”.
La filosofia con cui Enzo Bearzot, ct degli azzurri mondiali a Spagna ’82 affrontava quotidianamente il suo lavoro e’ la motivazione che ha spinto l’Unione Sportiva Acli (US Acli) ad istituire un riconoscimento in memoria del grande ‘vecio’ del calcio italiano.
In occasione della propria Assemblea organizzativa e programmatica nazionale presso il Palazzo di Re Enzo a Bologna, l’US Acli consegnera’ il prossimo 18 giugno il ‘Premio Enzo Bearzot’ all’allenatore piu’ meritevole non solo per i risultati ottenuti sul campo ma anche, e soprattutto, per il messaggio educativo e sportivo trasmesso nel corso della propria carriera.
A segnalare il vincitore sara’ una giuria presieduta dal numero uno della Federazione Italiana Gioco Calcio (Figc), Giancarlo Abete, e composta da Marco Galdiolo, Presidente US Acli, Andrea Olivero, Presidente nazionale Acli, Alessandro Vocalelli, Direttore Corriere dello Sport, Alberto Cerruti, Inviato Speciale Gazzetta dello Sport, Matteo Marani, Direttore Guerin Sportivo, Bruno Pizzul, giornalista Rai, Piercarlo Presutti, capo redattore Ansa sport, Enrico Varriale, giornalista Rai, che svolgera’ anche la funzione di coordinatore della stessa giuria, che si riunira’ il prossimo 31 marzo alle 11.00 presso la Sede Nazionale delle Acli a Roma (Via Giuseppe Marcora 18-20).
Nel pomeriggio della stessa giornata, alle 15, si svolgera’ la prima conferenza stampa dell’evento presso la sede della Federcalcio in cui verra’ annunciato il nome del tecnico vincitore della prima edizione del premio istituto col volere della famiglia Bearzot e con il patrocinio dalla Federazione Italiana Gioco Calcio. ”Enzo Bearzot ha rappresentato, con ogni probabilita’, una ‘linea di confine’: la frontiera tra lo sport (in particolare il calcio) vissuto ancora come gioco, e uno sport dove il divertimento, il piacere, la passione ed i valori rischiano di perdere significato – le parole con cui Marco Galdiolo, presidente US Acli, ha motivato l’istituzione del premio alla memoria del ct campione del mondo a Spagna ’82 -. La sue gare e la sue sfide erano dapprima gare e sfide educative.
Per la nostra Associazione d’ispirazione cristiana, testimonianze cosi’ serie e composte permettono di riacquistare fiducia anche quando sembra di sentire il fiato corto”.
”Il modo con il quale Bearzot esprimeva il suo mandato tecnico, sportivo, professionale ed educativo – ha aggiunto Galdiolo – certificava uno stile riservato, sobrio, schivo, severo, ma al tempo stesso premuroso, risoluto e convinto, che c’e’ sembrato avvicinare quasi naturalmente la sua figura al modo dell’US Acli di intendere lo Sport per Tutti”.
La cerimonia di premiazione del 18 giungo prossimo sara’ inserita nel contesto dell’Assemblea organizzativa nazionale, e sara’ preceduta da un convegno sul tema ”Violenza nello Sport” che presentera’ anche una prima valutazione dei risultati conseguiti con l’introduzione della ‘tessera del tifoso’.
