L’ex presidente della Roma James Palotta, via social, se la prende, ancora una volta, con il suo ex direttore sportivo Monchi. Questa volta si parla dell’acquisto di Pastore e del mancato arrivo di Ziyech:
“Uno dei tanti terribili affari – scrive Pallotta – Io volevo Ziyech, così come Franco (Baldini ndr) e Zecca (il braccio destro dell’ex presidente). Questo è un dato di fatto, anche documentato. Ma a Monchi non piaceva che il calciatore giocasse i Mondiali e quindi non c’era margine”.
Finita qui? No. Un tifoso chiede a Pallotta cosa pensi dell’affare Nzonzi e del fatto che Monchi, dopo l’esperienza giallorossa, sia tornato al Siviglia.
Pallotta riprende il cellulare in mano e risponde: “Mi puzza” prima di tornare ad ironizzare sull’attuale ds del club andaluso incalzato da un altro tifoso, che chiede se non sia il caso di chiedere i danni al ‘barbiere di Siviglia’: “Sono abbastanza sicuro che la premiere dell’opera di Rossini sia andata in scena i primi dell”800, in tribunale avremmo vinto”.
Insomma: venduta la Roma, Pallotta ha iniziato a levarsi qualche sassolino dalla scarpa. O presunto tale. Monchi, in fondo, fu scelto e preso da lui. Pastore, in fondo, fu preso con i suoi soldi. Senza parlare del, lungo, elenco, degli altri giocatori meteora che hanno attraversato i cieli di Roma sotto la sua gestione.