La Roma cerca il terreno per lo stadio e “chiede aiuto” alla Juventus

James Pallotta

ROMA – La Roma cerca un terreno, una zona della città, dove costruire il nuovo stadio. E per farlo la società giallorossa si è affidata ad un’azienda esterna, la Cushman & Wakefield. Fin qui tutto normale, niente di strano, se non fosse che la società a cui la Roma ha chiesto di selezionare le aree per costruire il nuovo stadio, di americano ha solo il nome, la proprietà è tutta italiana. E, ironia della sorte, la stessa della Juventus: la Exor degli Agnelli, a cui fa capo il 70% della società di advisory immobiliare.

Non che ci sia niente di male, qui si parla di aspetti economici e aziendali, che lasciano fuori il mondo del calcio giocato, il mondo del calcio velenoso, il mondo di Roma e Juventus insomma. Curiosa però il fatto che di tante società italiane la Roma sia andata a pescare proprio quella bianconera. Chissà se piacerà a Zeman…

I terreni individuati per il nuovo stadio, che come ha spiegato il presidente giallorosso James Pallotta sarà pronto nel 2016, sarebbero comunque tre: l’ippodromo di Tor di Valle, di proprietà della famiglia Parnasi, l’area della Bufalotta di Claudio Toti e un’area industriale dismessa dall’Eni a Testaccio, quartiere che negli anni 30 ospitava il vecchio stadio della Roma.

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Alessandro Avico