Roma-Lazio: striscioni, sfottò e spettacolo sugli spalti.
La Roma si guadagna la Juventus nei quarti di finale della Coppa Italia battendo la Lazio 2-1 in un derby in tono minore, infiammatosi nella ripresa dopo un inizio soporifero. E’ il secondo successo stagionale nella stracittadina e premia soprattutto il migliore organico giallorosso.
Vucinic e soprattutto Menez, subentrati nella ripresa, danno una marcia in piu’ e consentono ai giallorossi di capitalizzare al massimo le proprie occasioni. Dopo due rigori sacrosanti trasformati da Borriello ed Hernanes e’ il furetto francese che semina il panico al 31′, perde la palla, ma i difensori sono sotto stress e Radu si fa soffiare il pallone da Simplicio che conclude in gol.
Poi la furia dei laziali e qualche occasione per parte, ma i biancazzurri incassano il secondo ko senza troppe recriminazioni salvo il fatto che avevano giocato meglio loro nel primo tempo. Ranieri vince un’altra battaglia perche’ in caso di insuccesso sarebbe stato subissato dalle critiche. All’inizio lancia Adriano che pero’ non risponde alle sollecitazioni e, anche per problemi fisici, non lascia traccia, lasciando fuori Menez e Vucinic dopo le baruffe di fine settimana. Riise, Mexes e Burdisso puntellano una difesa dove ancora e’ in ritardo Juan. Il centrocampo di quantita’ fa fumo nall’inizio, poi tiene il campo con dignita’, ma De Rossi e’ sempre nervoso. Borriello trasforma il rigore e tiene su la squadra, ma con gli altri due ‘tenori’ e’ un’altra musica. Ora Ranieri puo’ concentrarsi sul Cagliari, poi c’e’ la Juve a Torino nei quarti di Coppa. E’ giusto quindi dosare le forze attingendo alla panchina.
La Lazio esce avvilita dal derby ma non e’ stata molto fortunata: Kozak e’ stato il migliore dei suoi e appare difficile ora una sua partenza. Zarate fa molto fumo, Hernanes va a corrente alternata, Ledesma garantisce le geometrie ma in difesa e’ andata troppo spesso in difficolta’ nella ripresa. Buoni spunti ha mostrato Gonzales mentre Lichtsteiner come in campionato ha procurato un rigore. La squadra attraversa un momento di involuzione e ha perso la brillantezza di inizio stagione. Un dirigente laziale contuso per un sasso lanciato sul pullman della squadra e’ l’indegno prologo di un derby di mezza settimana che Ranieri e Reja preparano attingendo alla panchina. Fuori Menez e Vucinic e dentro Adriano. Ma proprio il brasiliano rischia di uscire subito per una botta alla spalla che lo costringe ad indossare una fasciatura. Il primo tempo e’ molto al di sotto delle aspettative con una Roma contratta che non riesce mai a tirare in porta e una Lazio che almeno ci prova con poca incisivita’. Ranieri utilizza i suoi tre centrali di peso, con Burdisso sulla destra, Mexes che cerca di tenere lontano Zarate e Juan che soffre assai con Kozak. Il ceco, schierato a sorpresa al posto di Floccari, mostra grande freschezza atletica e buoni numeri, ma la partita stenta a decollare. La Roma si intruppa a centrocampo con Simplicio che funge da rifinitore e Borriello che svaria ed e’ l’unico che prova a far male in attacco. Adriano non incide molto e cattura solo qualche punizione. Al 18′ un colpo di testa di Ledesma viene parato, poi al 21′ buona occasione per Kozak, Julio Sergio respinge. Il gioco e’ di una pochezza impressionante: l’umidita’ dell’Olimpico e i tanti impegni ravvicinati non aiutano a trovare l’ispirazione giusta e la gara si trascina stancamente.E la Roma senza gli i spunti ispirati di Menez sembra un’opera incompiuta.
Al 47′ il derby si ravviva con un colpo di testa di Kozak che anticipa Julio Sergio, poi Juan rimedia in angolo ma Bergonzi manda tutti negli spogliatoi. Ranieri capisce l’antifona e inserisce Menez e Vucinic al posto di Adriano e Greco. la partita si infiamma subito: al 7′ De Rossi apre bene per Riise che crossa, Lichtsteiner colpisce col braccio nettamente e Bergonzi concede il rigore: Borriello con grande freddezza trasforma il rigore. Ma la gioia dei giallorossi dura poco: all’11’ Juan e’ in ritardo e stende Zarate. Anche qui tutti d’accordo sul rigore, che Hernanes trasforma con sicurezza. La partita acquista spessore perche’ la Roma con l’ingresso di Menez e’ piu’ incisiva e la Lazio riparte in contropiede. E’ sempre il francese che prende palla dalla propria meta’ campo e parte come un razzo: al 31′ supera quattro avversari poi si avvita e l’azione sembra sfumare. Ma Radu si fa soffiare il pallone da Simplicio che entra in area e con un tocco morbido manda il pallone dove Berni non puo’ arrivare. Poi ci prova Floccari, subentrato a Kozak, in semirovesciata al 34′ ma la palla vola alta.
Al 36′ gran tiro di Vucinic ma il portiere si salva in angolo, poi al 43′ salvataggio prima di Mexes e Burdisso di testa e al 47′ una bella conclusione di Bresciano si perde di poco fuori. E il secondo derby della stagione premia la panchina della Roma che ha fatto la differenza.
Le foto del derby dei tifosi: