Roma, nel mondo di Rudi Garcia: reportage de ‘Il Messaggero’ da Lille

Rudi Garcia con la coppa vinta a Lille (LaPresse)

ROMA  – Ugo Trani, giornalista de ‘Il Messaggero’, è stato inviato a Lille per realizzare un reportage in quello che per cinque anni è stato il mondo di Rudi Garcia, nuovo allenatore dell’As Roma.

Il primo intervistato,  Guy Marseguerra, direttore del teatro Sebastopol, ha parlato del suo legame con Garcia.

Rudi è mio fratello, ci frequentiamo giorno e sera. E viene spesso qui: gli piace lo spettacolo, musica, commedia e classico. E quando può va ad ascoltare un po’ di rock. Suonano alcuni suoi amici, alla periferia della città”.

“Non è mai salito su questopalco.Lo fa solo a casa,con noi. Io sono interista e soffro tanto, adesso però nel campionato so che avrò anche un’altra squadra”.

Marseguerra mostra con orgoglio l’ultimo sms ricevuto da Garcia.

“Guardate questo, è lui. Dopo aver chiamato la sua signora e le sue tre figlie, ecco il testo per me: sono a New York per firmare con la Roma.Baci”.

Il posto di Rudi Garcia sulla panchina del Lille verrà preso da  Renè Girard, ex allenatore del Montpellier campione di Francia.

Marseguerra, origini siciliane, racconta ad Ugo Trani il primo incontro con il nuovo allenatore della Roma  e quasi si commuove.

“Organizzò un’amichevole di beneficenza tra il Valenciennes e il Lille per il tornado che nel duemilaotto ha distrutto il mio paese. Da quel giorno, siamo sempre insieme”.

“Lui non ha paura di Roma. Mi ha detto che non vede l’ora di cominciare.È felicissimo. Per lui è una sfida”.

Lamela è il calciatore ideale per lui: attaccante veloce che va dritto verso la porta. Anche De Rossi per come sta in campo. Non sono sicuro che dirà di cederlo. E Pjanic che conosce bene: un grande centrocampista”.

Totti può fare il finto centravanti”.

Olivier e Gaelle, due degli inviati-amici dell’allenatore,  in un bar del centro di Lille disegnano la Roma di Garcia.  

“Vuole tre attaccanti. Se ne ha due, li mette sui lati. Per questo il capitano può stare inmezzo. Qui lo ha fatto anche con Bastos e Hazard”.

“Se ha Pirlo, usa il regista. Ma se non ha uno con quelle caratteristiche, sceglie tre mediani di sostanza: bravi nella corsa e nell’interdizione. Sa come far rendere al meglio i singoli: il modulo dipende da loro”.

“Solo difesa a quattro”.

Per Antoine,  cronista della Voix du Nord, Rudi Garcia è l’allenatore migliore di Francia.

“Non esiste Blanc. E nemmeno Deschamps. Loro portano in panchina la carriera, le loro medaglie e i loro titoli con la nazionale. Rudi è il migliore con Philippe Montanier, l’allenatore del Rennes. Sono i nostri due tecnici più bravi”.

“Perché lui sa stare nello spogliatoio. Fa decidere ai giocatori chi sono quelli che devono far parte della commissione dei saggi. Di solito i più carismatici e i senatori”. “Il capitano diventerà il primo alleato”. “Pensate che il nostro,Mavuba, vuole andar via perché Rudi si trasferisce in Italia”.

“Prima della partita si va in ritiro. Anche se spesso, quando si gioca in casa e in notturna, chiede ai calciatori se è meglio vedersi direttamente la mattina”.

Successivamente l’inviato del Messaggero ha intervistato Gilberto, l’amico ristoratore di Rudi, tre ristoranti e un alimentari, riceve spesso Garcia nello chic La Laiterie o per una lasagna nel riservato In bocca al lupo.

Nei suoi ristoranti l’ antipasto  nel menu si chiama Rudi: salumi di casa nostra, carciofini e pomodori secchi ripieni di tonno, insalata e un mini calzone alla mozzarella.

Garcia va spesso al ristorante con Veronica e con le figlie: Carla, 21 anni, lavora nella moda, Clara 16 e Lena 14 vanno a scuola a Parigi.

La benedizione finale da parte del  cugino Salvador, pure lui di origini andaluse, mano ispirata nel disegnare vestiti dai colori accesi e bigiotteria raffinata.

“Salvanne Original” è nato da una scommessa:

“In tre anni porto il Lille ai vertici del calcio francese e noi ci mettiamo in società”, disse Rudi Garcia nel 2008. Titolo e coppa nel 2011, licenza di vincere.

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