ROMA – ''Quando torno? Fra due partite con il Siena se tutto va bene. Fra 15 giorni dovrei essere di nuovo in campo''. Intervistato da Sky il romanista Osvaldo, fermo per infortunio, fa il punto della situazione sua e della squadra di Luis Enrique. L'allenatore per l'attaccante italo-argentino e' uno che ''lavora tanto ed e' molto serio''. Ma per uno che e' cresciuto con Zeman lavorare molto non dovrebbe essere un problema.
''Zeman e' stato molto importante per me – sottolinea Osvaldo – ed e' un grande allenatore. Lui ti insegna i movimenti e ti cambia il modo di lavorare. E' un grande. Per me sono importantissimi anche Pochettino e Luis Enrique, anche se ora i miei compagni mi prenderanno in giro. Ma Luis Enrique mi ha portato a Roma e mi ha dato tanta fiducia. Con lui si lavora tanto ma almeno lo si fa con il pallone. Zeman invece ci faceva fare i gradoni''.
Al suo fianco Osvaldo ha un pezzo di storia: Francesco Totti. Com'e' giocargli accanto? ''Bellissimo e facilissimo – risponde -. Per me e' il piu' forte giocatore italiano di tutti i tempi''.
Di Lamela Osvaldo dice invece che ''e' troppo forte. Con lui non e' successo nulla: abbiamo discusso, poi siamo andati a cena e abbiamo chiarito. Secondo me Lamela diventa un campione troppo forte. Ha dei numeri…''.
A proposito di cene, qual e' la verita' su quella della settimana scorsa a via Veneto? ''Si parla troppo, c'e' troppa invidia''.
Infine il sogno nel cassetto: ''vincere un mondiale: in quel caso mi taglio i capelli, la barba, un dito…tutto!'' E lo scudetto? ''Quello e' facile, lo vinciamo l'anno prossimo''.