”Forse nel derby la dea bendata era stata dalla nostra parte, stasera non lo è stata”. E’ lapidario, e anche onesto, il tecnico della Roma Claudio Ranieri quando commenta a Sky il brutto Ko della sua squadra contro la Samp. “Un punto o zero è la stessa cosa, tanto poi dobbiamo fare tre vittorie e speriamo in un pareggio dell’Inter – dice un Ranieri comunque sereno – e se si arriva insieme a 80 punti siamo in vantaggio negli scontri diretti. Eravamo padroni del nostro destino, ora non lo siamo più”.
Ma come valuta Ranieri l’arbitraggio di Damato “Come lo valuto io non conta nulla – risponde il tecnico – perché conta come lo valuta Collina. Noi possiamo essere sotto pressione o delusi, Collina è freddo e vedrà lui se c’erano gli estremi per qualche rigore o se tutto è filato liscio. Ora dobbiamo andare a Parma e fare la nostra partita, come se non fosse successo niente, tanto lo scudetto si deciderà all’ultimo secondo, quindi per noi a Verona con il Chievo. Continueremo a lottare come abbiamo sempre fatto. Oggi abbiamo fatto il nostro miglior primo tempo da quando sono qui, ma siamo stati ‘pagati’ poco. Questo è il calcio”.
Perché Toni è entrato al posto di Perrotta? “Come ho già detto – spiega Ranieri -, un punto o zero, non eravamo comunque contenti. Bisogna comunque vincere, il pari non serviva, per cui a quel punto si tenta il tutto per tutto, mettendo una punta in più e cercando di avere qualche cross dalle fasce. Non è andata bene, peccato”. “Ci sta – conclude Ranieri – di fare un ottimo primo tempo e di non trovare il bandolo della matassa. La Samp ha tutti ottimi soldati agli ordini di Del neri, e poi davanti hanno quei due fenomeni (Cassano e Pazzini n.d.r.)”.
