ROMA – Troppo pesante la sconfitta per non lasciare il segno: James Pallotta non ha gradito punteggio e modalità con cui la Roma è andata ko a Barcellona e, nella consueta telefonata post-partita con i dirigenti, ha trasmesso rabbia e delusione per il 6-1 del Camp Nou.
A Trigoria ancora nessun ultimatum è stato dato al tecnico Rudi Garcia, che tuttavia è sotto esame. La figuraccia catalana, che fa il paio con quella casalinga della passata stagione col Bayern, oltre a rappresentare un’umiliazione sportiva e’ vista – a quanto filtra da Trigoria – anche come un danno d’immagine considerevole visto il pubblico che richiama la Champions League a livello mondiale.
In casa Roma ancora nessun ultimatum è stato dato al tecnico Rudi Garcia, che tuttavia è sotto esame a causa di una fase difensiva tutt’altro che inappuntabile (31 gol subiti in 18 partite) e per il modo in cui prepara le partite. L’approccio molle visto ieri sera ricalca infatti pericolosamente altri casi visti in stagione.
Si pronuncia sull’argomento anche Il Corriere dello Sport in un articolo a firma di Xavier Jacobelli.
Atalanta, Torino, Bate, Napoli e Genoa: dopo il disastro di Barcellona, Rudi Garcia si gioca tutto in cinque partite. L’ira di Pallotta si è abbattuta sul tecnico al quale il presidente rimprovera non soltanto la pesantezza della sconfitta, ma l’incapacità di battersi che la Roma ha clamorosamente denunciato al Camp Nou. Quei soli 12 falli commessi dai giallorossi nell’arco dell’intera partita con i catalani suonano condanna per l’allenatore. Il confronto fra Sabatini e Garcia dopo il 6-1 incassato in Catalogna è stato durissimo: il direttore sportivo non le ha mandate a dire all’interlocutore.
Così come, a caldo, aveva fatto Maicon: “Considerato come abbiamo giocato, sei gol presi sono stati ancora pochi”. Inquieta la banda del buco (16 gol incassati in 5 gare di Champions; 15 reti subite in 13 partite di campionato); la frana psicologica di un gruppo che crolla quando viene chiamato a superare prove di maturità in campo internazionale. Garcia balla sul filo: ora non può più sbagliare.