ROMA – “Totti? Fa parte di una generazione in estinzione ed è possibile che in futuro non ci saranno altri giocatori come lui perché Francesco ha conosciuto solo un club che è la Roma, il suo grande amore. Spero si ripeterà una cosa del genere in futuro, ma non ne sono sicuro”. Sono le parole del tecnico della Roma, Rudi Garcia, intervistato dal network radio-televisivo australiano SBS.
L’allenatore francese, dopo aver elogiato il capitano giallorosso (“è un campione che continua a scrivere la sua leggenda”), si è soffermato sul suo modo di lavorare con la squadra. “La testa è molto importante, per questo il lavoro psicologico sul gruppo può aiutare anche quando c’è stanchezza fisica – sottolinea – Quello che conta è proteggere i giocatori e lavorare molto perché la nostra verità esce sul campo, e da nessun altra parte. Adesso abbiamo cambiato le cose e mi sembra che il popolo romano sia più felice”.
Merito anche dell’ottimo avvio di stagione della Roma, imbattuta in campionato dopo 15 giornate. “Ma io non penso ai record, vivo solo il presente. Dobbiamo rimanere coi piedi per terra, per il momento va tutto bene – ammette Garcia – ma una stagione non è un lungo fiume tranquillo: ci saranno momenti difficili. E quando arriverà un periodo negativo la forza del gruppo starà tutta nell’uscirne il più velocemente possibile”.
Anche grazie alle giocate di Totti, alle accelerazioni di Gervinho e ai gol del ritrovato Destro. Per Garcia, d’altronde, la cosa migliore è recitare una parte attiva sul campo. “Penso sia meglio prendere in mano il gioco, essere protagonisti, senza pensare solo a difendersi che per me è un limite – conclude il francese – Per vincere le partite servono i gol, con 38 0-0 si va in Serie B”.