La Roma: “Niente stadio gratis ai politici”. E Gasparri “rosica”

Maurizio Gasparri con la sciarpa della Roma

ROMA – La Roma è il primo club che ha avviato il processo di stop ai biglietti omaggio ai ministri, politici e a vip. Anche da quest’anno, a partire dalla prima partita di campionato, nella neo nata Tribuna 1927 sono stati messi da parte le “autorità” per dare spazio ad abbonati esclusivi. Tra questi c’è Maurizio Gasparri, noto tifoso giallorosso, che ha lanciato un chiaro messaggio alla società: “Forse dovrebbero occuparsi di più dei risultati della squadra”.

I nuovi abbonati della Tribuna 1927 (300) potranno usufruire di tutti i comfort: poltrona riscaldata e dotata di touch screen interattivo, uno spazio esclusivo per poter vedere da vicino anche i giocatori nel tunnel e il diritto ad un posto a tavola nell’esclusivo ristorante all’interno dell’area premium. Costo dell’abbonamento? 8.500 euro più Iva.

Nonostante il prezzo elevato la società ha fatto sold out. Il direttore marketing giallorosso, Christoph Winterling, ha così spiegato: “Vogliamo trattare tutti i tifosi allo stesso modo: dalla curva al settore famiglie arrivando alle Autorità. La Roma intende investire su ogni target group, ma si pone anche l’obiettivo di essere credibile e per questo non possiamo dare trattamenti diversi ai tifosi. Queste iniziative rappresentino un investimento per il futuro e siano propedeutiche anche per il nuovo stadio”.

Ai lati della Tribuna 1927 centrale ci sono altre 2 Tribune da 150 posti più economiche (6.000 euro) mentre sopra è stato destinato uno spazio destinato ai vari sponsor della Roma e dei palchetti per quelle aziende che volessero investire sulla società giallorossa e mandare allo stadio i propri ospiti. Fuori dallo stadio invece sono stati installati una serie di di punti vendita ufficiali del merchandising As Roma. Attraverso queste iniziative la società intende modernizzarsi, innovandosi e così avere più opportunità per fare businness. “Questo è solo l’inizio – ha continuato Winterling -. Abbiamo una chiara strategia su quello che stiamo facendo e su dove vogliamo arrivare. I politici verranno invitati dal Coni, ma sicuramente in numero più limitato rispetto a prima e trattati nella stessa maniera di tutti gli altri”.

Intervistato da Il Corriere della Sera, il capogruppo al Senato del Pdl Maurizio Gasparri, ha però criticato la scelta fatta dal nuovo management giallorosso: “Possono fare quello che vogliono, non è un problema: vado allo stadio da quando avevo sei anni. Sono stato in curva Sud, in Tevere, in tribuna stampa da giornalista. Se condivido o meno l’iniziativa? Forse dovrebbero occuparsi di più dei risultati della squadra. Le ripeto: vado a vedere la Roma da quando avevo la tessera dello Junior Club. Quando questi signori non erano ancora nati”.

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FIlippo Limoncelli