ROMA – Rudi Garcia si presenta. Dopo l’annuncio dell’accordo avvenuto a New York la scorsa settimana, il nuovo tecnico della Roma incontra i giornalisti per la prima volta nella sala stampa del centro sportivo giallorosso a Trigoria.
Sui due leader della squadra, Totti e De Rossi, Garcia risponde così a chi gli chiede che ruoli avranno nella sua Roma: “Ci vogliono giocatori di talento e fortunatamente li abbiamo. Totti avrà un ruolo fondamentale, dentro e fuori dal campo. De Rossi è un giocatore della Nazionale, ho grande voglia di incontrarlo, così come per gli altri giocatori della Roma.”
Le avranno raccontato tante cose sulla Roma. C’è qualcosa che le fa paura? De Rossi ha avuto parole pesanti dal Brasile, cosa sente di dirgli? “Non ho paura di niente, sono qui per vincere con una squadra che diverta giocando e faccia divertire i tifosi.”
Come ha vissuto il suo approccio alla Roma? Ha avuto qualche dubbio? “Sono in contatto con la Roma da due anni. E’ un onore essere qui, la Roma è uno dei club più importanti d’Europa. La cosa più importante non è essere la prima scelta di una squadra, ma essere l’allenatore della squadra ed imporsi con essa.”
Perché ha scelto la Roma? “Quando la Roma fa una proposta non si può rifiutare.”
Ci sono giocatori che ritiene intoccabili e a cui non vuole rinunciare? “C’è una rosa di qualità, nonostante la squadra possa essere sempre migliorata. L’obiettivo è ritrovare l’Europa e voglio conoscerli.”
De Rossi è incedibile o può farne a meno? Quale sarà la sua influenza sulle scelte di mercato? “Su De Rossi abbiamo già risposto, non è il caso di tornarci su. Sabatini conosce bene il mercato italiano e decideremo insieme, nessuno verrà a Roma senza il mio assenso.”
Le sue squadre hanno sempre avuto una partenza in salita per finire in crescendo. Cambierà filosofia di gioco? “E’ vero, le mie squadre sono un ‘diesel’, siamo partiti male ma per quattro volte ci ha detto bene, centrando la qualificazione in Europa. E’ stato un po’ il nostro marchio di fabbrica. La mia filosofia di gioco non cambierà. Penso semplicemente che se si gioca bene ci sono più possibilità di vincere. Per fare bene biosgna fare sempre un gol in più dell’avversario, ma anche essere attenti al reparto difensivo.”
In caso di una partenza sbagliata, ha paura dell’eccessiva pressione della tifoseria? “L’importante è ritrovare l’Europa, il campionato è una lunga maratona. Avrei preferito giocare in Europa ma ne prendo atto.”
I dirigenti le hanno chiesto di vincere in tempi brevi. Su De Rossi una domanda tecnica: è un regista per lei oppure ha bisogno di un regista al suo fianco per esprimersi al meglio? “La Roma è un club che deve vincere, e sono contento di essere qui per vincere. Lasciateci lavorare, serve tempo. Tutti hanno voglia di vincere qui, voi no? Su De Rossi, datemi il tempo di incontrarli, la verità viene dal campo. Daniele è un giocatore di talento, può giocare in tanti modi. Datemi il tempo di riflettere quando avrò tutta la rosa a disposizione.”
Ha avuto la sensazione di dover ripartire da zero a Roma? Lei chiede tempo ma viene percepito come una scommessa, come si risolve questa cosa? “Nel calcio il tempo non c’è mai, è cosi in tutti i club. E’ un club che ha una storia, lavora bene da anni, ha persone competenti. Abbiamo la fortuna di avere una proprietà molto ambiziosa, così come è il nuovo allenatore della Roma.”
L’ultima volta che la Roma ha fatto bene c’era un allenatore che usava il pugno di ferro. Come pensa di operare? “Non è il passato che importa, ognuno ha il suo modo di lavorare. Non preoccupatevi del fatto che servirà lavorare duro per i risultati, è lampante. L’unica verità verrà dal campo, la cosa importante che la Roma sarà uno spirito collettivo.”
Ha detto che serve dare un’anima alla Roma? “Non bisogna dare un’anima alla Roma. La Roma ha già un anima, non è questo il problema. L’importante è che la squadra ottenga qualcosa, che giochi per la felicità di giocatori e tifosi, che vinca qualcosa.”
Quando ha parlato di Europa, parla di Champions come obiettivo minimo per la Roma? “E’ più che altro un obiettivo di gioco, più giochiamo bene più possiamo vincere. La Roma ha bisogno di ritrovare l’Europa, se lo facciamo dalla porta principale meglio ancora.”