Rudi Garcia: “Mi farò da parte quando i giocatori non mi seguiranno più”

Rudi Garcia (LaPresse)

ROMA – “Faremo i conti a fine stagione”. Parola di Rudi Garcia. Il tecnico della Roma ha parlato alla vigilia della sfida di ritorno degli ottavi di finale di Europa League contro la Fiorentina: “Non sarò mai un peso perché ho imparato ad innamorarmi di questa squadra. Il giorno che sentirò che non sono più utile al club allora mi farò da parte. Ma finché sarò seguito dai miei giocatori, resterò qui perché il mio sogno è vincere in questa piazza. E’ chiaro che faremo i conti a fine stagione. Piazza difficile? Non mi arrendo al primo momento di difficoltà, io ci sarò fino alla fine e spingerò i giocatori al successo”.

Sul match perso lunedì 16 marzo con la Sampdoria Garcia spiega: “Se torno sulla gara con la Samp penso che abbiamo pareggiato altre gare giocando peggio. L’altro giorno la palla non voleva più entrare. Il problema è che la sconfitta è arrivata dopo la serie dei pareggi. Le occasioni le abbiamo create per questo sono sereno. Lo spogliatoio? E’ sacrosanto, quello che ci diciamo tra di noi rimane nello spogliatoio”.

Garcia ha parlato anche dell’attacco della Roma, finito nel mirino dei tifosi per i pochi goal segnati: “Iturbe e Gervinho poco efficaci? Sono due casi differenti. Devono segnare di più in campionato, hanno la qualità per farlo. In Europa hanno segnato, soprattutto Gervinho che è lo stesso giocatore che faceva esultare i tifosi l’anno scorso. Iturbe è arrivato da poco e si è anche infortunato. Se non al 100% non può esprimere le sue qualità. Poi è chiaro che abbiamo anche altri giocatori importanti in attacco”.

Garcia infine si prende le colpe: “Quando le cose andavano bene nei primi sei mesi non cadevo nell’euforia. Nella stessa maniera ora non cado nel catastrofismo. Sono sereno, dopo la pioggia viene sempre il sole. Lasciate i giocatori tranquilli perché hanno bisogno di giocare con voglia e fiducia. Le colpe me le prendo tutte io e a fine anno tireremo le somme. Usciremo da questa situazione solo con il gioco. E per questo i giocatori devono avere la fiducia”.

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FIlippo Limoncelli