Rudi Garcia: “Totti è leader in campo… non nello spogliatoio”

Francesco Totti (LaPresse)

PARIGI (FRANCIA) – Francesco Totti e Daniele De Rossi, due giocatori che Rudi Garcia, in una lunga intervista al mensile francese So Foot, ricopre di elogi e di riconoscimenti. Premettendo, che “si tratta innanzitutto di due immensi giocatori”.

Il capitano è un giocatore “che non ha mai saltato un allenamento, non mi ha chiesto nessun trattamento particolare – spiega Garcia – pur avendo 36 anni. E’ uno che adora il calcio, che adora giocare, che è sempre pronto. Non necessariamente un leader nello spogliatoio – puntualizza il tecnico – non è lui che motiva le truppe come un pazzo, ma è uno che i compagni apprezzano per la sua intelligenza, spesso per la battuta pronta, che è sempre una cosa positiva. E poi, soprattutto, ‘dimostra’ in campo”.

Totti ha stregato fin dall’inizio Garcia: “Fin dai primi allenamenti ero esterrefatto dalla sua capacità di vedere il gioco, e soprattutto di realizzare ciò che ha visto nel decimo di secondo che segue. Ha fatto dei passaggi, nelle prime amichevoli, che mi hanno fatto dire: “Ecco, sapevo che fosse un grande giocatore, ma adesso so anche che è proprio uno dei più grandi giocatori della storia del calcio”.

Quanto a De Rossi, Garcia ricorda che gli era sempre piaciuto moltissimo “con la maglia della Nazionale, tanto che non capivo quando mi dicevano che le sue prestazioni con la Roma erano inferiori. Ho fatto di tutto per tenerlo. A un certo punto, abbiamo temuto di perderlo: essendo un grande giocatore, c’era qualche grande squadra che lo voleva. Ma è anche un grande uomo e allora ci siamo messi d’accordo. Gli ho spiegato che non potevo permettermi di perderlo qualche giorno prima della prima partita a Livorno. E lui mi ha riposto: ‘mi dia una data. A partire da quel giorno, se non sarò andato via, non mi muoverò più’. Ed è quello che è successo. Qualche giorno dopo la prima partita della stagione, o qualche giorno prima, non mi ricordo più, il Manchester ha chiamato. Lui ha rifiutato l’offerta dicendo che aveva dato la sua parola e che sarebbe rimasto qui”. .

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Alberto Francavilla