Garcia se non vince a Palermo ha chiuso. Roma tifa Montella

Vincenzo Montella (foto Ansa)

ROMA – Rudi Garcia, allenatore della Roma, può permettersi un solo tipo di campionato: quello in cui la squadra staziona e sgomita nei primi tre posti della classifica da ottobre a maggio. Può anche perderlo il campionato. Ma deve essere in lotta per vincerlo fino alla fine. Questo è l’unico campionato possibile per Garcia. L’unico che gli consentiranno e accetteranno la proprietà e la città.

Dopo il primo campionato in cui Garcia risultò una specie di resurrezione pure insperata per la Roma, dopo il secondo campionato deludente ma non malvagio, alla terza Garcia non può permettersi un campionato di ansimante rincorsa, un campionato in cui la Roma viaggia dal quarto posto in classifica in poi.

Traduzione semplice, immediata e stringente: se non vince la prossima partita a Palermo, se quindi la Roma torna a galleggiare intorno all’ottavo-nono posto a inizio ottobre, allora Garcia già a ottobre non fa più l’allenatore della Roma. Se vince prosegue, se vince a Palermo. E per proseguire ancora servirà a Garcia vincerne almeno un paio di fila, almeno. Se non vince a Palermo ha chiuso con la Roma, la Roma chiuderà con lui.

E Roma città? Roma che tifa Roma tifa Vincenzo Montella. Se Garcia salta, Roma tifa di certo Montella. Ma non è per nulla certo che, nel caso, sarebbe accontentata.

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Mino Fuccillo