ROMA, 11 MAR – Una partita speciale, come lo sono tutte le sfide in cui Italia e Francia si trovano l’una di fronte all’altra. Se gli azzurri di Mallett, sempre sconfitti dai ‘galletti’ negli undici precedenti del Sei Nazioni, sono ancora a caccia del primo successo nell’edizione 2011, anche per evitare il ‘cucchiaio di legno’, i transalpini, reduci dal ko contro l’Inghilterra, sono invece ancora in corsa per bissare il trionfo dello scorso anno. Quasi una ‘mission impossible’ quella a cui sono chiamati capitan Parisse e compagni, desiderosi di invertire una tendenza che parla di 50 sconfitte, 1 pareggio e 7 vittorie dal 2000, anno di ingresso nel Sei Nazioni.
Stamani intanto e’ andato in scena l’ultimo allenamento sul prato dello Stadio Flaminio, che domani alle 15.30 (diretta su Sky Sport 2) sara’ teatro dell’ultimo impegno casalingo per l’Italia, che chiudera’ poi in Scozia il 19 marzo. ”La settimana di riposo e’ stata importante. Abbiamo recuperato mentalmente e fisicamente, anche se non siamo contenti della partita con il Galles perche’ e’ arrivata un’altra sconfitta – ha spiegato Mallett – Un conto e’ giocare bene, un altro e’ vincere: ed e’ questo l’obiettivo che abbiamo. Ci eravamo prefissati di giocare cinque partite di alto livello, purtroppo abbiamo sbagliato la partita con l’Inghilterra, e siamo consapevoli che domani ci sara’ tanta pressione perche’ la Francia e’ un avversario allo stesso livello degli inglesi”.
Di certo, pero’, servira’ un’Italia perfetta, pena una seconda Twickenham. ”Contro l’Inghilterra abbiamo sbagliato tutti, giocatori e staff. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilita’ – ha aggiunto il ct, parlando dei sei cambi in formazione rispetto al Galles – Purtroppo, ogni placcaggio sbagliato da Orquera, che rientra titolare all’apertura al posto di Burton, ci e’ costato una meta, e lo stesso discorso vale anche per Bernabo’ e per Del Fava, ma non e’ un problema di individualita’. Contro la Francia schiero una squadra diversa per gestire al meglio la competizione interna. Entrano giocatori d’esperienza come Lo Cicero, Festuccia e Garcia, che prende il posto di Sgarbi che aveva giocato sin qui un grande Torneo.
Per quanto riguarda Masi estremo, invece, e’ giusto valutare delle alternative a McLean nell’anno dei Mondiali. Vogliamo finire nel migliore dei modi e per farlo dobbiamo essere al top sia contro la Francia che contro la Scozia”. Nell’ultima sfida contro il Galles si e’ vista un’Italia diversa, capace di giocare in attacco, entusiasmando a tratti il pubblico del Flaminio. ”Prima non eravamo in grado di fare quel tipo di rugby. Credo sia un segnale di crescita della squadra – ha spiegato il ct – Siamo migliorati in molti aspetti del gioco. Benvenuti (20 anni) giochera’ all’ala e credo possa avere maggiore confidenza rispetto a novembre.
E’ un ragazzo che seguivamo da tempo e ha avuto un ottimo inizio di stagione”. Una sfida dal sapore particolare soprattutto per gli azzurri che militano nel campionato francese, capitan Parisse in primis (Stade Francais), ma anche Festuccia, Dellape’, Bergamasco e Masi, compagni di Chabal nel ‘Racing Metro 92′. ”Per noi che giochiamo in Francia – ha spiegato Parisse – e’ una partita speciale, ma non e’ piu’ importante delle altre. Loro sono una grandissima squadra, ma noi conosciamo un po’ meglio la loro mentalita’ ed il loro modo di giocare e questo potra’ aiutarci. Certo, serve la prestazione perfetta. Se teniamo il match in equilibrio, loro sentiranno la pressione di dover vincere e potrebbero innervosirsi, commettendo degli errori”.
