Il Benetton Treviso prende il posto dei Pretoriani Roma in Celtic League. Lo ha deciso oggi il Consiglio della Fir al termine della riunione convocata per discutere al riguardo.
«Non drammatizziamo l’esclusione dei Pretoriani dalla Celtic League, ma un chiarimento ci vuole». Lo afferma il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
«Gli Enti Locali del territorio – ha aggiunto Alemanno – hanno dato tutte le garanzie che la Federazione aveva richiesto e non comprendiamo il perchè dell’esclusione della capitale da questo torneo, in cui il centro sud poteva e doveva essere rappresentato, come ha già ribadito il delegato allo Sport Alessandro Cochi. Per questo chiederò al presidente Dondi un incontro, per un chiarimento approfondito sul rapporto tra la nostra città e la federazione italiana rugby, nel quale sarà evidente che il Sei nazioni deve rimanere a Roma, soprattutto per il bene del rugby italiano».
Il sito de “Il Giornale”, nell’articolo a firma Luca Fazzo, scrive: “[…]Non era, insomma, solo una partita sportiva ma anche e soprattutto politica. Dopo la prima decisione della Fir, che il mese scorso aveva scelto Aironi e Pretoriani a rappresentare l’Italia in Celtic League, era insorto furibondo il ministro dell’Agricoltura, il leghista Franco Zaia. Sostenendo – e dal punto di vista puramente sportivo era difficile dargli torto – che in questo modo veniva impedito l’ingresso in Europa alla terra, il Veneto, che è stata la culla del rugby italiano e che tuttora ne rappresenta la roccaforte. Mentre si premiava Roma, una città che ha certamente un movimento rugbistico in forte crescita ma lontana anni luce dai palmares (e dalle capacità economiche) dei veneti[…]”.