ROMA – Per salvare il Campionato, il presidente dellla Figc Giancarlo Abete propone il fondo della vergogna. Propone di mettere a disposizione un fondo da 20milioni di euro, tutti da fonti interne alla federazione, che possano anadare a coprire i contributi di solidarietà che i calciatori non vogliono pagare. E non far così ricadere il pagamento sulle società . Un fondo della vergogna perché senza vergnogna è la battaglia dei calciatori per non pagare una tassa del 5% sui loro redditi milionari. Della vergogna perché così non si salvano nemmeno le buone intenzioni di Abete.
Il presidente ha proposto l’accantonamento di un fondo interno alla federazione di 20 milioni di euro per il trienno 2011-2013, destinato unicamente a garantire la Lega di A di fronte ad eventuali contenziosi sul contributo di solidarietà diventato terreno di scontro tra Lega e Aic.
L’idea di Abete per evitare in extremis lo sciopero alla prima giornata prevista sabato e domenica e’ stata elaborata tra ieri sera e stamattina, quando il presidente federale ha prima incontrato il presidente del Coni Petrucci e poi aperto i lavori del consiglio in via Allegri.
Il fondo di garanzia Figc sarebbe tutto da risorse interne, non inciderebbe sui contributi alle altre componenti della federazione ne’ intaccherebbe la contribuzione Coni. Ora la parola passa a Beretta e alla Lega che avevano posto come condizione per la firma del contratto collettivo la tutela da parte dei calciatori sul pagamento del contributo straordinario di solidarieta’, inserito dal governo nella manovra straordinaria e che dovra’ andare all’esame del Parlamento dalla prossima settimana.
